Personale

Speciale Dl Anticrisi - Concorsi, prove telematiche e sedi decentrate anti-contagio

di Gianluca Bertagna

È tutto pronto per i concorsi telematici nella pubblica amministrazione. Svolgimento delle procedure, commissioni di concorso e riduzioni dei tempi sono i tasselli per dare la spinta ai nuovi ingressi negli enti. Il nuovo decreto legge riscrive, fino al 31 dicembre 2020, le modalità di accesso al pubblico impiego.

L'urgenza del ricambio generazionale
Dopo lo svuotamento degli organici anche a causa dei pensionamenti per l'applicazione della cosiddetta «quota 100» era pronto, in questo 2020, il processo di sostituzione dei dipendenti pubblici con l'ingresso di nuova forza lavoro: turn over generalizzato al 100 per cento e incremento delle assunzioni per i Comuni a seguito del decreto Crescita dello scorso anno. L'emergenza sanitaria, però, ha raffreddato il clima creando non pochi problemi per lo svolgimento delle prove concorsuali e per l'allungamento dei tempi delle procedure propedeutiche. Ecco, quindi, la necessità di ravvivare una situazione che diversamente potrebbe portare al blocco totale. Il decreto legge anticrisi rispolvera, innanzitutto il bisogno di dare concretezza ai concorsi unici così come già previsti dalla legge 56/2019 ma ancora in cantiere. Come anche viene ribadita la possibilità per tutte le amministrazioni di rivolgersi per le procedure di accesso al Dipartimento della funzione pubblica e avvalersi della Commissione per l'attuazione del Progetto di Riqualificazione delle Pubbliche Amministrazioni (Ripam).

Le modalità di svolgimento dei concorsi
I concorsi saranno svolti, quindi, fino al 31 dicembre 2020, come regola generale presso sedi decentrate e attraverso l'utilizzo di tecnologia digitale. In caso di concorsi unici sarà proprio il Dipartimento della Funzione Pubblica a individuare le sedi dove potranno essere svolte anche le prove orali in videoconferenza garantendo comunque l'adozione di soluzioni tecniche che ne assicurino la pubblicità, l'identificazione dei partecipanti, nonché la sicurezza delle comunicazioni e la loro tracciabilità. Per espressa previsione della nuova norma, questi accorgimenti (sedi decentrate e utilizzo di strumenti informatici per tutte le prove) sono applicabili direttamente a tutti i concorsi pubblici svolti dalle amministrazioni in base all'articolo 1, comma 2, del Dlgs 165/2001 e quindi anche a quelli delle autonomie territoriali. Ai fini della riduzione dei tempi per le procedure rileva, inoltre, la riduzione dei tempi per la risposta del Dipartimento della Funzione Pubblica ai fini della verifica dei dipendenti in esubero (articolo 34-bis del Dlgs 165/2001): al posto dei 45 giorni attuali sono stati previsti solo 15 giorni per poter procedere.

Le novità per i candidati
Novità importanti anche per le modalità di partecipazione. La domanda ai concorsi va presentata entro quindici giorni dalla pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale, esclusivamente in via telematica, attraverso una piattaforma digitale dedicata. Per la partecipazione al concorso il candidato deve essere in possesso di un indirizzo di posta elettronica certificata a lui intestato e registrarsi nella piattaforma attraverso il Sistema pubblico di identità digitale. Ogni comunicazione sul concorso, compreso il calendario delle prove e del loro esito, va effettuata attraverso la piattaforma.

Le commissioni
É previsto un restyling temporaneo anche per le commissioni di concorso. Con la premessa che possono svolgere i propri lavori in modalità telematica, le commissioni esaminatrici dovranno comunicare i risultati delle prove ai candidati all'esito di ogni sessione di concorso. I componenti verranno scelti sulla base di manifestazioni di interesse pervenute a seguito di avviso pubblico. A tal fine ed esclusivamente per le procedure concorsuali in esame, vengono ridotti i termini per le autorizzazioni allo svolgimento di questi incarichi per i dipendenti già appartenenti ad amministrazioni pubbliche.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©