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Decreto Semplificazioni/3 - Responsabilità limitata al dolo, meno rischi per dipendenti e dirigenti ma nuovi controlli

di Arturo Bianco

Limitazione della maturazione di responsabilità amministrativa e contabile in cui possono incorrere dipendenti e dirigenti pubblici, in particolare fino alla fine del mese di luglio del 2021, ed introduzione di un controllo concomitante da parte delle Corti dei conti per accelerare la realizzazione degli investimenti pubblici. Sono queste le disposizioni su cui sta lavorando il Governo in materia di responsabilità e di ruolo delle Corte dei conti nell'ambito del decreto legge cosiddetto Semplificazioni. L'assunto iniziale è costituito dal giudizio che una delle ragioni che frenano molto spesso le procedure di spesa delle Pa è costituito dai timori dei dirigenti e dei dipendenti pubblici di vedersi avviare dei procedimenti per l'accertamento di questa forma di responsabilità da parte dei giudici contabili a seguito delle proprie scelte gestionali. A questo fine viene previsto un intervento della Corte dei conti nel corso dei procedimenti per la erogazione dei contributi e/o il trasferimento di risorse nell'ambito degli investimenti; questa nuova forma di controllo è concomitante, quindi interviene nel corso del procedimento, ha finalità di accelerazione delle procedure e può tradursi anche nella nomina di un commissario ad acta. L'intento delle disposizioni è sicuramente pienamente condivisibile, ma si devono nutrire dei dubbi sulla loro effettiva e concreta utilità. In particolare, sulla introduzione di una nuova forma di controllo che si aggiunge e non sostituisce quelle già esistenti.

In materia di responsabilità amministrative e contabile vi sono due novità. La prima opera a regime e dispone che il requisito psicologico del dolo, necessario in alternativa alla colpa grave, per la maturazione di questa forma di responsabilità è quello penalistico e non quello civilistico. In tal modo si vuole limitare l'ambito di maturazione di questa componente psicologica. Non si può comunque mancare di sottolineare che il dolo viene contestato molto meno di quanto non accada rispetto alla colpa grave, altro requisito psicologico che è in alternativa richiesto. La seconda iniziativa opera fino al 31 luglio del prossimo anno 2021: la responsabilità amministrativa contabile per le attività svolte maturerà fino a questa scadenza solamente in caso di dolo, mentre nel caso di omissioni continuerà a maturare anche nella ipotesi della colpa grave. In tal modo si vogliono stimolare i dipendenti e i dirigenti pubblici ad entrare nella cultura del «fare» e perciò si rende questa scelta più «conveniente» in termini di maturazione di questa forma di responsabilità rispetto alla pratica del "non fare".

La bozza di decreto introduce una nuova forma di controllo da parte della Corte dei conti sull'attuazione degli investimenti pubblici e si estende sia alle amministrazioni statali che a quelle regionali e locali. Attraverso questi interventi si devono potere affrontare i ritardi, le inerzie e gli errori che nascono nella realizzazione di quelle attività. Questa nuova forma di controllo si esercita durante lo svolgimento dell'attività e non è quindi a posteriori. Si può spingere fina alla nomina di un commissario ad acta. La finalità è quella di fornire in questo modo un autorevole supporto alle attività delle Pa che possa "coprire" dirigenti e dipendenti dalla maturazione di responsabilità, il rischio è che questo si traduca in una nuova e aggiuntiva forma di controllo che finirà semplicemente con l'aggiungersi a quelle già esistenti.

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