Appalti

In Toscana l’acqua si paga «in parte»

Il deplorevole fenomeno delle “morosità” in condominio induce sempre di più gli erogatori di servizi d’interesse generale ad interrompere l’erogazione della fornitura a tutti gli utenti del condominio e, quindi, anche a coloro che sono in regola con i pagamenti.
Anaci - membro dell’Osservatorio permanente di Arera, sostiene da sempre che questa ingiustizia debba essere rimossa al più presto dal nostro ordinamento e, con uno studio del 14 maggio 2017, ha illustrato i motivi principali d’illegittimità del “distacco” che possono essere così sintetizzati:
1) i condòmini sono titolari di diritti “essenziali” garantiti dalla Costituzione e dal Codice del consumo mentre il diritto delle erogatrici è esclusivamente pecuniario e, dunque, sempre riparabile per equivalente;
2) la Corte di Cassazione ha affermato che le obbligazioni in condominio sono “plurime” e “parziarie”; ne consegue che la valutazione sulla legittimità del “distacco” deve essere condotta anche alla luce del suddetto principio;
3) l’istituto dell’eccezione di inadempimento è uno strumento di carattere straordinario la cui applicazione incontra un esplicito limite nella buona fede del contraente adempiente; tale buona fede può essere oggetto di valutazione da parte del giudice, avuto riguardo all’obbligo di correttezza delle parti.

In forza di queste argomentazioni, Anaci ha sostenuto che il “distacco” potrebbe essere agevolmente evitato attraverso una prassi che consiste nell’eseguire, da parte del condominio, un pagamento parziale (ma di cospicuo importo) utilizzando le somme effettivamente versate dai condòmini in regola con i pagamenti e, contemporaneamente, comunicare alla creditrice i nominativi dei morosi con l’indicazione del debito individuale relativo al contratto specifico di fornitura.

La proposta, di evidente buon senso e facilmente adottabile, ha trovato in questi giorni un positivo riscontro da parte dell’Autorità Idrica per la Toscana che ha elaborato una proposta di Regolamento in cui si prevede proprio che, in caso di morosità, è fatto obbligo al Gestore di accettare pagamenti parziali purché effettuati in un’unica soluzione e pari almeno alla metà dell’importo complessivo dovuto. L’iniziativa, che recepisce integralmente la proposta Anaci di due anni orsono, deve essere accolta e sostenuta con convinzione perché non si limita a proteggere gli utenti “solventi” ma valorizza anche il ruolo degli amministratori in un’ottica di trasparenza e di verificabilità del recupero del credito in favore delle creditrici. Il beneficio riguarderebbe, quindi, tutti i soggetti coinvolti da questa problematica rendendola,meritevole della più ampia diffusione a livello nazionale.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©