Appalti

Acea: margini e utile in forte crescita, in rialzo il dividendo 2018

Sfruttando soprattutto la spinta in arrivo dall’idrico (che, da solo, ha fatto segnare un rialzo del 24% della marginalità), Acea manda in archivio il bilancio 2018 con gli indicatori in crescita e promette una remunerazione più ricca, con il dividendo, che andrà al vaglio dell’assemblea dei soci di metà aprile, alzato a 71 cent per azione, in progresso del 13% sul 2017.

I numeri
Ed ecco i numeri diffusi ieri dalla società guidata da Stefano Donnarumma: ricavi consolidati in aumento dell’8%, a 3 miliardi circa; Ebitda consolidato in crescita dell’11%, a 933 milioni, per effetto, come detto, dell’apporto dell’idrico nonché della distribuzione e generazione elettrica oltre che del consolidamento di Gori, pari a 12 milioni, per gli ultimi due mesi dell’anno (al netto delle poste straordinarie l’incremento è stato invece dell’8 per cento, comunque superiore alla guidance di novembre 2018 che fissava un aumento maggiore del 6% sul dato 2017); Ebit a quota 479 milioni, in rialzo del 33%, mentre l’utile netto si è attestato a 271 milioni e fa registrare un rialzo del 50% sul 2017.
Salgono anche gli investimenti, in linea con quanto previsto dall’ultimo piano industriale presentato a novemvbre 2017: a fine 2018, dunque, il livello è pari a 631 milioni (+18%) con la fetta principale (l’88%) destinata ai business regolati. Infine, il debito: al 31 dicembre 2018, l’esposizione è di 2,56 miliardi, in aumento di 147 milioni sul dato fatto segnare a fine 2017 (2,42 miliardi) a causa, spiega l’azienda nella nota diffusa ieri a valle del cda, del fabbisogno dettato dagli investimenti effettuati nel periodo (rispetto al debito di fine settembre, invece, si segnala un calo di 63 milioni per il miglior andamento del circolante). Il rapporto tra indebitamento ed Ebitda si attesta così a 2,8x a fronte del 2,9x del 2017.

Un anno cruciale
«Si chiude un anno importante per Acea, il migliore di sempre. Un anno di svolta, soprattutto a livello industriale», ha commentato ieri il ceo Donnarumma che, nel sottolineare poi «il netto incremento» dei risultati economici e finanziari e anche «il forte miglioramento» nella qualità del servizio verso i clienti», ha dato appuntamento al mercato per il 2 aprile quando sarà presentato il nuovo piano industriale di Acea «con obiettivi - ha chiarito il top manager - ancora più sfidanti», a cominciare già dal 2019. L’anno in corso, secondo le guidance rese note ieri dalla società, dovrebbe infatti chiudersi con un aumento dell’Ebitda tra il 5% e il 6% rispetto al 2018, un incremento degli investimenti in crescita di oltre il 10% rispetto al dato dello scorso anno e un indebitamento finanziario netto atteso tra 2,85 e 2,95 miliardi.

La gestione pubblica delle acque
In conference call, poi, il ceo è poi tornato sulla proposta di legge targata Cinquestelle per la gestione pubblica del ciclo delle acque e si è detto «abbastanza convinto» che la il Ddl «gradatamente traghetterà verso alcuni aggiustamenti». Quello che più interessa ad Acea, ha quindi chiarito, «è il rispetto della durata delle concessioni» e «siamo convinti che il dibattito non potrà che ragionevolmente portare alla copertura degli investimenti in tariffa almeno per lo zoccolo duro del capex».
Quanto al provvedimento adottato dall’Antitrust lo scorso gennaio, con cui sono state comminate sanzioni per 16 milioni di euro alla stessa Acea nonché ad Acea energia e Areti per condotte anticoncorrenziali nel mercato della vendita dell’energia elettrica, il cfo Giuseppe Gola ha annunciato «che nei prossimi giorni Acea depositerà il ricorso al Tar contro la multa Antitrust». E, sul raddoppio del Peschiera, «diciamo che spero di festeggiare la chiusura del mio mandato, nella primavera del 2020 - ha detto l’ad -, con il lancio delle gare per la realizzazione» della seconda linea.

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