Appalti

Caos rifiuti, diktat della Regione a Ama

Sarà pubblicata nelle prossime ore l’ordinanza della Regione Lazio che dovrebbe tamponare l’emergenza rifiuti di Roma: da una parte si “precettano” gli impianti della regione (6 per il trattamento meccanico biologico - i famosi Tmb -, tre discariche e un termovalorizzatore) fino alla capienza massima per i accogliere i rifiuti della capitale; dall’altra la Regione dà ad Ama (l’azienda dei rifiuti al 100% del Campidoglio) un cronoprogramma preciso affinché pulisca subito la città, dotandosi di punti di stoccaggio, pagando i fornitori e ricorrendo a Tmb mobili, facili da noleggiare. Il tempo per adeguarsi non dovrebbe andare oltre l’estate, e non certo fino a Natale come prospettato da Ama.

Da giorni la città ha strade con cumuli di immondizia. Ieri c’è stato un incontro tra il ministro dell’Ambiente Sergio Costa (vicino al M5S) e l’assessore ai Rifiuti della Regione Lazio Massimiliano Valeriani (Pd). La sindaca Virginia Raggi (M5S) aveva chiesto già al governatore Zingaretti un’ordinanza per obbligare gli impianti laziali a ricevere la spazzatura che Roma non riesce a smaltire.

Tuttavia, da qui il diktat della Regione, la disponibilità degli impianti fuori Roma non è sufficiente, visto che Ama ha fermo il 50% dei mezzi necessari per la raccolta e dopo l’incendio del Tmb del Salario lo scorso dicembre, ancora non è stato risolto il problema dello stoccaggio dei rifiuti prima che questi vengano inviati fuori città.

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