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Rifiuti a Roma, parte il piano - Intesa a tre Raggi, Costa e Zingaretti

Ama avrà più tempo per raccogliere la spazzatura per le strade di Roma e risolvere nell’immediato la crisi dei rifiuti: 15 giorni. Non è il mese di tempo che avrebbe forse voluto l’azienda di igiene urbana, controllata al 100% dal Comune, ma sicuramente una scadenza più tranquillizzante rispetto ai 7 giorni imposti nell’ordinanza firmata dal governatore del Lazio Nicola Zingaretti venerdì scorso. L’intesa è emersa dal vertice tra il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, il governatore Zingaretti, e la sindaca di Roma Virginia Raggi. Prima dell’incontro c’era stato una sorta di pre-vertice tra Raggi, Costa e il leader del M5S Luigi Di Maio. Mentre la sindaca ,sempre ieri mattina, ha incontrato il premier Giuseppe Conte per parlare del rilancio della capitale, affrontando anche il tema dei rifiuti.

Intanto ieri, seguendo le indicazioni contenute nell’ordinanza della Regione, gli impianti del Lazio hanno continuato ad accogliere i rifiuti dei camion dell’Ama, permettendo all’azienda di igiene urbana di raccogliere e inviare a trattamento, ieri, circa 3.200 tonnellate di rifiuti indifferenziati, vale a dire quasi 400 tonnellate in più rispetto alla media di questi giorni. Il che ha permesso ad Ama di incominciare a smaltire i cumuli di rifiuti vicino ai cassonetti. Durante questa settimana gli impianti della regione garantiranno ad Ama un surplus di capacità pari a 1.300 tonnellate di rifiuti indifferenziati, anche se l’azienda ne aveva chiesti 2mila per poter completare la pulizia in 7 giorni.

Allo stesso tempo anche ieri l’azienda ha continuato i contatti per risolvere il problema dei rifiuti a media scadenza. Ci sono stati contatti con la Svezia: si sta trattando per inviare parte della spazzatura della capitale a Stoccolma e a Göteborg, in un arco di 2-3 anni, per poter nel frattempo programmare la costruzione di nuovi impianti (si parla di centri di compostaggio e di riuso-riciclo) e chiudere una volta per tutte il ciclo dei rifiuti. Il vero nodo, tuttavia, sarà l’individuazione della nuova discarica di servizio, prevista dal piano rifiuti della Regione Lazio che dovrebbe ricevere il via libera definitivo a settembre. Se il Comune non farà la scelta, potrebbero essere i privati ad avviare l’iter.

Il ministro Costa si è detto ottimista: «È un bel giorno per Roma, abbiamo deciso tutti insieme di guardare a una stagione nuova. Chiedo ai cittadini un surplus di pazienza». In serata anche Palazzo Chigi ha dato il suo appoggio: «Il governo - ha scritto il premier Conte - è pienamente consapevole che Roma è la capitale di tutti e tutti devono contribuire a rilanciarla e valorizzarla». «È andata bene, finalmente il piano parte», ha affermato Zingaretti. La Regione, d’altronde, ha fatto capire che se ad Ama servirà qualche giorno in più per pulire la città, il termine dei 7 giorni contenuto nell’ordinanza non sarà interpretato in maniera perentoria. Raggi ha riconosciuto che «c’è stata un’ampia concertazione per soluzioni di breve periodo, quelle che prevedono un aumento dei conferimenti negli impianti. L’obiettivo primario è ripulire la città e mi sembra che questo tavolo lo abbia garantito».

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