Appalti

La svolta green di Fiumicino con riciclo e riuso

Il 90% di raccolta differenziata, il 98% di rifiuti plastici recuperati, una riduzione del 50% del consumo d’acqua per passeggero. Sono solo alcuni dei risultati ottenuti da Adr (Aeroporti di Roma, società del Gruppo Atlantia), che hanno fatto di Fiumicino «uno degli scali più green d’Europa», come dice Ugo de Carolis, amministratore delegato di Adr. Le strategie messe in atto hanno permesso, in base ai dati riportati dalla società, di risparmiare in 10 anni 214 milioni di Kwh (con il dimezzamento dal 2007 al 2018 del consumo di energia per ogni passeggero transitato), 77.680 tonnellate di CO2 (pari a 506.000 viaggi andata e ritorno Roma-Milano in auto), con 3.400 metri cubi di acque industriali recuperate ogni giorno (pari a quella necessaria per riempire 500 piscine olimpioniche).

Nel 2018 sono stati avviati al recupero quasi il 90% dei rifiuti prodotti a Fiumicino e oltre il 60% di quelli prodotti a Ciampino. Il 98% dei rifiuti plastici è recuperato, tramite lavorazione in impianti di trasformazione. Adr, poi, sta installando nei Terminal macchine compattatrici di imballaggi in plastica presso i controlli sicurezza. «La prossima settimana – racconta de Carolis – verranno distribuite agli handler delle borracce metalliche con l’obiettivo di ridurre un milione di bottiglie di plastica l’anno». Una mossa che fa parte della strategia di eliminare o sostituire progressivamente la plastica per arrivare ad un aeroporto plastic free.

Sempre quest’ anno verrà realizzato un impianto di compostaggio della frazione organica prodotta dagli scarti alimentari dei ristoranti e dei bar dei Terminal, con lo scopo di ridurre di oltre 1000 tonnellate l’anno la quantità dei rifiuti del Leonardo da Vinci (qui transitano in media ogni giorno 140mila passeggeri e lavorano 40mila persone). Inoltre, entro il 2019 si prevede di recuperare cibo per circa 100 pasti al giorno, da mettere a disposizione delle associazioni che aiutano i più bisognosi.

Il Gruppo Adr è dotato, a Fiumicino, di un depuratore biologico per il trattamento delle acque reflue aeroportuali, che permette il riutilizzo delle acque depurate in applicazioni industriali.

La svolta green di Fiumicino (che ha già il più basso consumo di suolo in Europa nel rapporto passeggeri-metri quadrati) si è basata anche su interventi di efficienza energetica: tra questi l’avvio di un sistema evoluto di gestione delle sequenze delle centrali frigorifere e l’ottimizzazione dei sistemi di automazione e regolazione degli impianti di condizionamento. La tecnologia a led, poi, è ormai presente sulla quasi totalità delle aree dei terminal (100mila corpi illuminanti, come l’illuminazione pubblica di Torino) e della viabilità esterna. «La svolta green - conclude de Carolis – permette anche di migliorare la qualità dell’aeroporto, con una gestione più efficiente e una riduzione dei costi».

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