Appalti

Bus, nelle città scatta la rivoluzione ecologica

Per molti anni il rinnovo del parco autobus in ambito urbano ha costituito una chimera, ma ora i tempi sembrano maturi per una forte accelerazione. Vanno in questa direzione i 2,2 miliardi staziati l’altro ieri dal ministero dei Trasporti in favore delle Regioni per l’acquisto di nuovi bus ecologici adibiti al trasporto pubblico locale e alle relative infrastrutture per l’alimentazione alternativa (metano, idrogeno, elettrica). «In tante città, soprattutto nella pianura padana ma non solo, è emergenza smog. Serve una rivoluzione nella mobilità urbana: abbiamo assegnato 2,2 miliardi alle Regioni per l’acquisto di nuovi bus ecologici; 400 milioni andranno alle città», sono le parole che la ministra Paola De Micheli ha postato sul suo profilo twitter per commentare la firma del decreto. In media attualmente in Italia gli autobus usati hanno circa 11,4 anni, a fronte dell’età media europea di circa 7,5 anni. L’obiettivo del governo è quello di ridurre la vetustità di queste vetture, di promuovere il miglioramento della qualità dell'aria, nonché di rilanciare la filiera industriale di produzione di autobus.

Torino e Bologna

Le città, anche se in ordine sparso, si stanno muovendo. Attualmente il parco autobus circolante è in prevalenza ad alimentazione diesel (gasolio). La transizione energetica in atto sta virando verso il gas oppure verso l’elettrico. Da qualche giorno, Gtt Torino ha messo in circolazione 40 nuovi bus urbani con alimentazione a metano costruiti dal gruppo Daimler-Mercedes, che si è aggiudicato la gara. Negli ultimi due anni Gtt Torino ha acquistato 191 veicoli, di cui 144 per il servizio urbano e suburbano, ed ha quindi rinnovato circa il 20% della flotta bus. Grazie alla sostituzione delle vetture più datate l’età media della flotta scenderà nel 2020 di un anno e mezzo e risulterà inferiore a 11 anni. A fine dicembre, Tper Bologna ha pubblicato la gara per l’acquisto di due autobus elettrici con l’opzione di altri 18 per un totale di 20 autobus full electric con ricarica notturna. Il valore stimato è di 24,48 milioni di euro mentre la durata del contratto quadro è stata fissata per 168 mesi (alias 14 anni). Una gara importante che sembra voler spingere su una partnership di lungo periodo con soggetti industriali di un certo spessore. Sempre a Bologna Tper e Scania hanno inaugurato l’era dell’autobus interurbano a gas naturale liquefatto (Gnl). Nelle scorse settimane è stata presentata la consegna di 15 Scania Interlink Ld alimentati a metano liquido. La gara di Tper rappresenta una prima assoluta in Europa.

Il caso Milano

Atm Milano sta avviando un piano che la porterà, entro il 2030, ad avere una flotta interamente composta da autobus elettrici. Si tratta di un progetto ambizioso che vedrà un investimento di circa 1,5 miliardi di euro e che ha l’obiettivo di rinnovare l’intera parco gomma con 1.200 nuovi bus elettrici. Un cambiamento che contribuirà a cambiare l'aria di Milano nei prossimi 10 anni, arrivando a risparmiare ben 75 milioni di tonnellate di CO2 e ridurre di circa 30 milioni il consumo di gasolio.

La svolta di Cremona

Anche per il trasporto urbano di Cremona, gestito da Arriva,è prevista la graduale introduzione di un servizio di autobus elettrici. Due bus elettrici di ultimissa generazione, realizzati da Alfabus, azienda cinese che produce circa 3mila autobus ogni anno nel proprio stabilimento di Jiangyin, a 150 chilometri da Shanghai, sono entrati in servizio da qualche settimana. Siamo ai primi passi, ma l’importnate è partire.

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