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Cerrano verso la riapertura - Rimborsi per le code di Natale

L’ultima emergenza-traffico sulla dorsale adriatica potrebbe rientrare in settimana: ieri il ministero delle Infrastrutture (Mit) ha dato parere favorevole alla riapertura del viadotto Cerrano dell’A14 ai mezzi pesanti, sia pure con limitazioni. Restano i disagi per i restringimenti di carreggiata sullo stesso Cerrano e altri viadotti nei 150 chilometri fra Porto Sant’Elpidio e Vasto Nord. E si torna e parlare di agevolazioni e rimborsi sui pedaggi, finora limitati al controesodo dell’Epifania.

L’ok degli ispettori del Mit alla riapertura del Cerrano è condizionato a limiti di velocità (40 km/h per i mezzi pesanti, 60 km/h per quelli leggeri) e all’adozione di un piano di emergenza che consenta di chiudere l’autostrada se la pressione della frana sulle fondazioni dei piloni superasse una soglia di allerta secondo le rilevazioni di sensori che dovrebbero essere installati nei prossimi giorni.

Nel frattempo, il parere degli ispettori è stato inviato ad Autostrade per l’Italia (Aspi), che ha in prima battuta il potere di decidere la riapertura e ha inviato un’istanza alla Procura di Avellino. I pm hanno disposto il sequestro della struttura per problemi alle barriere (come le altre della zona), cui si aggiungono i rischio legato alla frana e l’ammaloramento delle cerniere dell’impalcato (ma i controlli sul 60% di queste ultime sono stati rassicuranti e ciò è stato determinante per la riapertura).

Il Mit ha anche prescritto ai mezzi pesanti l’obbligo di tenere una distanza di almeno 100 metri l’uno dall’altro e il divieto di sorpasso. Misure per ora teoriche, perché con il sequestro delle barriere si circola su una sola corsia, con prevedibili code.

«Sarà comunque meglio che nei giorni scorsi - dice Agostino Ballone, delegato ai Trasporti e past president di Confindustria Abruzzo -, quando i mezzi pesanti erano costretti a uscire dall’autostrada e a riversarsi sulla statale 16. Abbiamo registrato ritardi di tre ore, con pesanti ripercussioni organizzative: molti autisti sono stati costretti a fermarsi perché avevano sforato il massimo di ore di guida consentito. Senza contare i disagi per i passeggeri dei bus, quelli delle aziende che attendevano le consegne di merci e quelli dei residenti nei paesi attraversati dalla statale. Visto che l’ok del Mit è arrivato senza che siano stati fatti lavori, forse la chiusura è avvenuta per eccesso di prudenza. In ogni caso, chiediamo che Aspi riconosca rimborsi automatici nella fattura Telepass per i mezzi pesanti».

Ma finora la società si è mossa solo per istituire l’esenzione per i mezzi leggeri che viaggiano quotidianamente in zona e sono muniti del dispositivo di telepedaggio.

Ieri sera comunque Aspi ha annunciato che ha esteso la possibilità di chiedere rimborsi per i disagi patiti, almeno per le giornate più critiche delle vacanze natalizie: ora ha incluso quelle dell’esodo, sempre in caso di «significativi ritardi nei tempi di percorrenza». Da ieri è possibile presentare - scrivendo a info@autostrade.it - la richiesta per i transiti avvenuti tra le ore 12 di venerdì 20 dicembre e le 24 di lunedì 23. Il rimborso sarà riferito alla porzione di tratta percorsa tra Loreto e Val di Sangro verso Pescara e pari al 100% se il transito è avvenuto nelle fasce orarie in cui la velocità media registrata dai sensori è stata inferiore ai 50 km/h; del 50% se inferiore a 60 km/h.

Secondo Aspi, sono soglie fissate in base alle medie registrate nei giorni omologhi di anni precedenti (quando non c’erano i restringimenti di carreggiata dovuti a sequestri), «risultate pari a circa 70 km/h».

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