Appalti

Nella tornata dei rinnovi Mef oltre 400 caselle da riempire

Sono 55 le società controllate dal ministero dell’Economia (Mef) che devono rinnovare i vertici e i consigli di amministrazione nelle assemblee nella prossima primavera. E 50 società dovranno rinnovare i collegi sindacali.

L’elenco è stato pubblicato sul sito del ministero dell’Economia. In ballo ci sono circa 400 poltrone. Tra i cda da rinnovare 15 sono di controllate dirette del Mef e 40 di controllate indirette. Tra i collegi sindacali 11 sono di controllate dirette di via XX Settembre, 39 di controllate indirette.

Le società più importanti sotto nomina sono le grandi quotate Eni, Enel, Leonardo (ex Finmeccanica), Poste Italiane, Enav, Terna (controllata attraverso Cdp), Banca Mps. Tra le quotate c’è anche Rai Way, controllata Rai, presieduta da Mario Orfeo.

La procedura di nomina, che passa attraverso una scelta del governo anche se la decisione formale è del Mef, è leggermente diversa tra le due categorie. Secondo la direttiva Padoan del 16 marzo 2017, che ha reso meno stringenti i requisiti di eleggibilità della direttiva Saccomanni del 2013, per le controllate dirette il Tesoro fa «un’istruttoria di carattere qualitativo e attitudinale al fine di individuare potenziali candidati alla carica», con il supporto di una o più società specializzate nella selezione di top manager; poi il Tesoro «sottopone al ministro dell’Economia» (cioè a Roberto Gualtieri, Pd dalemiano) una lista di nominativi.

Per le controllate indirette, ad esclusione di quelle controllate da società quotate, la direttiva Padoan stabilisce che le società capogruppo svolgano un’istruttoria dei potenziali candidati e «comunichino, prima di procedere alla nomina dei componenti degli organi, l’esito dell’istruttoria al ministro dell’Economia (...) affinché il dipartimento del Tesoro verifichi il rispetto dei criteri e delle procedure per la nomina».

La lista dei candidati per le quotate deve essere ufficializzata almeno 25 giorni prima dell’assemblea. La prima a fare le nomine sarà Banca Mps, l’assemblea è convocata per il 6 aprile, quindi i candidati al cda di Siena (e anche al collegio sindacale) andranno ufficializzati entro il 12 marzo. Tra le altre società la prima assemblea sarà quella di Poste, il 16 aprile. Poi Terna (27 aprile), Enav (5 maggio), Eni (13 maggio), Enel (14 maggio). Leonardo ha detto che l’assemblea si svolgerà tra il 6 e il 20 maggio.

La lista per Poste andrà presentata entro domenica 22 marzo. Più probabile pertanto che sia anticipata al 21 e che contestualmente _ come è prassi _ il Mef depositi anche le liste per Eni, Enel, Leonardo, Enav e Terna.

Gli interrogativi maggiori riguardano l’a.d. dell’Eni. Claudio Descalzi termina il secondo mandato, le vicende giudiziarie che lo toccano potrebbero influenzare le decisioni. L’a.d. di Enel Francesco Starace appare il più in forma tra i manager in scadenza.

Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, intervistato da Maria Latella su Sky, sull’ipotesi che Massimo D’Alema possa diventare presidente di Leonardo sabato ha risposto: «Sono quei gossip che fanno tanto divertire chi li scrive e qualcuno che li commenta». Secondo il Giornale, D’Alema punterebbe invece alla presidenza Eni.

Tra i cda in scadenza ci sono Amco, il Poligrafico, due posti nel supervisory board di StMicroelectronics (Maurizio Tamagnini e Alessandro Rivera), la Consip di cui è a.d. Cristiano Cannarsa, la Consap guidata da Mauro Masi. Tra le controllate indirette c’è il Mediocredito centrale (a.d. Bernardo Mattarella), ma il maggior numero di cda in scadenza è fra le controllate di Fs, in particolare Rfi (in uscita l’a.d. Maurizio Gentile) e Trenitalia.

Nel gruppo Cdp scadono tra gli altri i cda di Cdp Reti (guidata dagli stessi vertici di Cdp) e, malgrado siano stati rinnovati i vertici a fine novembre, devono essere rinnovati anche i cda di Fintecna e Sia, della quale è vicepresidente Massimo Sarmi.

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