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Ok di Anac all'in house del sistema multilaterale di negoziazione se rispetta gli obblighi di trasparenza

di Manuela Sodini

Anac segnala come una buona pratica amministrativa quella adottata da una società in house che, nonostante l'incertezza sulla propria natura giuridica, ha comunque pubblicato la documentazione richiesta dal Decreto Trasparenza. Con la delibera n. 1164/2019, l'Autorità è intervenuta chiarendo gli obblighi pubblicitari di una società in house che ha emesso obbligazioni nel mercato ExtraMotPro.
Il responsabile prevenzione corruzione trasparenza della società, considerata la natura di società in house, ha ritenuto opportuno attenersi agli adempimenti in materia di pubblicità previsti dal decreto 33/2013 per garantire la maggior trasparenza possibile sia nei confronti dei Comuni soci, sia nei confronti degli utenti e dei terzi.

Ai fini del corretto inquadramento della questione, Anac ritiene dirimente la questione se il segmento ExtraMotPro della Borsa Italiana, nel quale sono state quotate le obbligazioni emesse dalla società, possa essere assimilato ai mercati regolamentati e, dunque, se la società possa essere considerata quotata (decreto 175/2016).

In proposito, Anac richiama una nozione fornita dalla stessa Consob secondo cui «I sistemi multilaterali di negoziazione (c.d. Mtf) costituiscono dei sistemi di negoziazione alternativi ai mercati regolamentati di tipo multilaterale il cui esercizio è riservato ad imprese di investimento, banche e gestori dei mercati regolamentati». Fra questi, rientra l'ExtraMot (articoli 62, comma 2, del Dlgs 58/1998 e 31, comma 1, del Regolamento Consob n. 20249/2017 - Mercati)).

A conferma, l'Autorità ha richiamato anche l'orientamento espresso dal ministero delle Economia e delle finanze secondo cui la nozione di mercato regolamentato richiamata dal Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica non è suscettibile di una più ampia interpretazione; questo anche per prevenire possibili elusioni della disciplina, attraverso quotazioni di strumenti finanziari in mercati più facilmente accessibili agli operatori e che prevedono obblighi informativi meno stringenti.

Pertanto, Anac ritiene che l'avvenuta emissione di obbligazioni nel mercato ExtraMotPro non consenta di ascrivere la società nel novero delle società quotate (articolo 2, comma 1, lettera p), del decreto 175/2016) rientrando dunque tra le società controllate di cui all'articolo 2-bis, comma 2, lettera b), del decreto 33/2013, cui si applica la medesima disciplina prevista per le pubbliche amministrazioni «in quanto compatibile».
Al contempo Anac considera buona prassi meritevole di segnalazione quella adottata dalla società, che nonostante l'incertezza sulla propria natura giuridica, dichiarando di non essere soggetta agli obblighi di pubblicazione, in virtù della propria natura di società in house ha comunque ritenuto di attenersi agli adempimenti previsti dal decreto 33/2013 per garantire la maggior trasparenza possibile sia nei confronti dei Comuni soci sia degli utenti.

La delibera dell'Anac n. 1164/2019

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