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Milano, riqualificazione del quartiere Portello: il gruppo Vitali ci riprova

Il gruppo Vitali ci riprova. E dopo le critiche ricevute dal Comune di Milano per il progetto di riqualificazione del quartiere Portello (a seguito di un bando vinto con la Fondazione Fiera Milano) presenterà all’amministrazione comunale, la prossima settimana, alcune modifiche possibili.
L’incontro è già in agenda: si terrà probabilmente mercoledì. Il messaggio all’assessorato all’Urbanistica è che la società è pronta a fare le correzioni necessarie per procedere. Al tavolo delle trattative - che Palazzo Marino definisce come «un’ultima chiamata» - si siederà l’assessore Pierfrancesco Maran e i vertici del gruppo Vitali. Per l’assessorato si tratta di un progetto «ben al di sotto della sufficienza per un’area che è da considerarsi come una porta su Milano: chi arriva da Nord vedrà quel quartiere, e al momento l’architettura e le idee sono anonime. Meglio sarebbe addirittura tornare alla prima ideazione». Ovvero: la proposta che, nell’estate del 2015, arrivò seconda in gara rispetto allo stadio della società calcistica Milan, ritiratasi poi poche settimane dopo l’aggiudicazione.

Il progetto
Il progetto del raggruppamento Vitali-Stam consiste in un polo multifunzionale, nell’area Nord Ovest della città, per un investimento di circa 150 milioni su 56mila metri quadrati. Sulla carta ci sono aree dedicate all’innovazione tecnologica, al food, alla moda e al design, al benessere, sanità e sport, oltre a negozi, cinema, intrattenimento culturale, un hotel e luoghi dedicati all’istruzione. L’elemento più caratterizzante sarebbe la Green Street: un percorso ciclopedonale di oltre un kilometro a 7 metri di altezza.
Vitali ipotizza adesso, riassumendo, quattro nuove possibili aree di intervento per migliorare il progetto: la valutazione della sostenibilità del parcheggio da mille posti, considerando che vicino ce ne sarà già un altro (per cui si potrebbe pure ridurre lo spazio dedicato alle auto); la continuità dell’area verde; la riqualificazione aggiuntiva della piazza Gino Valle, adiacente al quartiere; rinunciare al grande cinema multisala considerando che lì vicino sorgerà quello del nuovo quartiere Citylife. L’obiettivo del gruppo è instaurare un dialogo «costruttivo» per portare avanti rapidamente il progetto, anche se Palazzo Marino descrive la situazione con toni meno positivi.

Le criticità
Dalla lettera inviata dal Comune a Vitali-Stam il 31 gennaio scorso, firmata dagli architetti Luca Larosa e Marco Porta, emergono varie criticità. Non una bocciatura, ma tanti aspetti che potrebbero essere migliorati. «Non appare chiara la proposta della Innovation school...; molto generica l’ipotesi di mediateca, che non ha ottenuto gli approfondimenti necessari...; in merito all’ipotesi di realizzare una passerella ciclopedonale dovranno essere assunte decisioni in merito all’asservimento all’uso pubblico degli spazi; criticità rispetto alla rampa d’ingresso, nodo Gattamelata e accesso all’area privata e flussi di traffico previsti in relazione agli accessi ai parcheggi interrati...; è necessario che lo studio valuti anche l’impatto acustico...».
Il prossimo incontro dovrà quindi chiarire questi aspetti. Probabilmente Vitali accetterà di intervenire, sostenendo che i miglioramenti possano avvenire in tempi brevi.

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