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Siglata l’intesa per rilanciare Bagnoli - Programma condiviso tra Comune, Regione e Governo

Bagnoli riparte con un programma condiviso dalle istituzioni da completare entro il 2024. Questo il contenuto e il senso dell’accordo interistituzionale firmato ieri a Napoli da Governo, Regione Campania, Comune di Napoli (rappresentati da Claudio De Vincenti, Vincenzo De Luca e Luigi de Magistris), alla presenza del commissario governativo Salvatore Nastasi e dell’ad di Invitalia Domenico Arcuri.

L’intesa
L’accordo sancisce il superamento del conflitto politico che, a partire dal 2014, ha contrassegnato i lavori per il recupero dell’area ex Italsider, già in gestazione da oltre venti anni. Un conflitto tra Governo e Comune seguito alla nomina da parte di Matteo Renzi (allora presidente del Consiglio) del commissario ad acta nella persona di Salvo Nastasi e di un soggetto attuatore degli interventi individuato in Invitalia. Decisioni che avevano esautorato quasi totalmente il Comune aprendo una lunga vertenza.
L’accordo di ieri segna dunque una nuova partenza. «Firmato l’accordo con Comune e Regione sul futuro di Bagnoli: un bel risultato per Napoli, un impegno mantenuto dai nostri Governi», ha detto il premier Paolo Gentiloni. «Oggi è una bella giornata - ha aggiunto il ministro del Mezzogiorno e della Coesione Territoriale Claudio De Vincenti - . Dopo 23 anni è ora che sia restituita l’area ai cittadini e che possa essere un segno forte di rinascita per Napoli, la Campania e il Mezzogiorno». Il programma dovrà essere ratificato nella Cabina di regia che si riunirà il 27 luglio. Appuntamento al quale il sindaco De Magistris prenderà parte «se ci sarà un coinvolgimento del Governo al più alto livello», ha detto richiamando l’attenzione del premier Gentiloni a presiedere l’incontro. Sul piano giuridico l’accordo interistituzionale mette al riparo i piani e gli interventi per il recupero di Bagnoli. Si parte, infatti, dalla legge dell’11 novembre 2014 e si considera valido il programma che ha presentato al commissario, a marzo 2016, Invitalia, facendo sintesi degli indirizzi della Cabina di regia e recependo le proposte presentate dal Comune di Napoli. Le parti si impegnano a individuare le risorse finanziarie necessarie, a istituire quattro tavoli tematici su reti idriche, infrastrutture di trasporto, ambiente e urbanistica. Il porto turistico verrà realizzato sull’isolotto di Nisida, dove ci sarà una spiaggia pubblica di 2 chilometri e lidi privati. Si punta alla conservazione e valorizzazione del Pontile Nord. Verrà rimossa integralmente la colmata solo in parte riutilizzata sul luogo e per la parte inquinata da sversare nella cassa di colmata del porto di Napoli. Per Città della Scienza si vuole la ricostruzione dei volumi incendiati a monte di via Coroglio. Il parco verrà collegato al pontile nord realizzando una lunghissima passeggiata. Si definiscono le aree da destinare a residenze, alberghi, destinazioni commerciali. Si agirà nel rispetto del Pua e senza aumento di volumi. I tre nuovi centri realizzati potranno subire qualche cambio di destinazione, ma saranno utilizzati.

Le reazioni
Una nota polemica arriva dai sindacati: «L’intesa sottoscritta oggi rappresenta un risultato importante e condiviso - scrivono Cgil, Cisl e Uil - . Ma non possiamo non rilevare l’assenza di ogni confronto con le organizzazioni sindacali». Mentre Ambrogio Prezioso, presidente dell’Unione Industriali di Napoli ha detto: «La firma dell’intesa rappresenta una precondizione per lo sviluppo dell’area. È importante ora vedere come risponderà il mercato alla “vision” e al programma di interventi alla base dell’accordo».

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