Imprese

Intelligenza artificiale al servizio del cittadino, in consultazione l'indice del libro bianco

di Giuseppe Arcidiacono

In linea con il cronoprogramma stabilito in occasione del suo insediamento, avvenuto ad inizio settembre presso la sala monumentale di Palazzo Chigi, la “task force IA” promossa dall’Agid, che si occupa di studiare le opportunità offerte dall’Intelligenza artificiale per migliorare i servizi pubblici e semplificare la vita dei cittadini, ha stilato e pubblicato in consultazione l’indice del primo white pape” tematico, aperto fino al prossimo 10 ottobre ai commenti di chiunque sia interessato. Il testo finale del documento, sul quale chiunque potrà intervenire una volta reso definitivo l’indice, conterrà suggerimenti e raccomandazioni che la pubblica amministrazione italiana potrà adottare per allinearsi alle migliori prassi internazionali, sfruttando le grandi potenzialità e allo stesso tempo mitigando i rischi derivanti dall’Intelligenza artificiale.

La struttura dell’indice
In particolare, la struttura proposta dal comitato di coordinamento della task force prevede, oltre all’introduzione e alla sezione dei credits, quattro paragrafi nei quali, partendo dalla situazione attuale dei servizi digitali pubblici e dell’intelligenza artificiale, sono proposte dieci sfide finalizzate a costruire un contesto favorevole allo sviluppo di strumenti e tecnologie di IA, come, ad esempio, promuovere la diffusione dei dati aperti e la trasparenza nelle decisioni prese da algoritmi. I temi trattati abbracciano un ampio spettro di argomenti e spaziano dall’etica alla tecnologia, passando per le competenze, il ruolo dei dati e il contesto legale fino a giungere all’individuazione degli ambiti prioritari, alla lotta alle disuguaglianze, alla misurazione degli impatti dell’IA, agli aspetti connessi alla cyber security e in generale all’intera sfera di riferimento dell’essere umano.

Le sfide proposte
In particolare, la task force intende approfondire il delicato equilibrio che sempre si pone tra innovazione tecnologica e principi di carattere etico: accanto a evidenti ricadute positive, infatti, l’intelligenza artificiale, nell’intento di arricchire ed estendere le capacità, le competenze e il potenziale umano, è fisiologicamente destinata a creare criticità e conflitti di carattere deontologico. Di natura più pragmatica, invece, sono gli obiettivi riconnessi all’ottenimento di un quadro sinottico in grado di consentire un immediato orientamento verso le tecnologie emergenti di IA all’interno degli ambiti funzionali, all’analisi delle competenze necessarie a gestire e ad affrontare la trasformazione del lavoro e alla mappatura del quadro giuridico-legale di riferimento. Di particolare interesse è anche il riferimento nell’indice ai dataset pubblici e privati che costituiscono una delle risorse più importanti anche per lo sviluppo delle soluzioni IA perché funzionali alla gestione di sistemi evoluti di “analisi e raccomandazione” nei diversi ambiti di applicazione. La task force propone, in tale contesto, di definire, all’interno del libro bianco, indicazioni che possano rendere semplice, sostenibile ed efficace la produzione e l’accesso ai dati. Un altro dei punti presenti nell’indice è quello che riguarda la possibile applicazione dell’intelligenza artificiale con la finalità di contribuire a ridurre i gap sociali, linguistici e culturali esistenti nella società, così come generare una maggiore accessibilità dei servizi pubblici semplificando la vita di tutti i cittadini. Allo stesso modo, secondo il comitato di coordinamento, l’IA potrebbe svolgere un ruolo decisivo nella gestione della sicurezza delle informazioni, nel campo della cyber security ma anche diventare un vero e proprio volano per la digitalizzazione del Paese e della pubblica amministrazione.

Le linee guida
Infine, attraverso una vera e propria analisi dello scenario contemporaneo, la task force mira a stilare delle linee guida in grado di suggerire i modi più efficaci di coinvolgere e congiungere il Design, le Arti, la Psicologia, l’Antropologia, la Sociologia e le altre discipline umanistiche nei progetti di IA, creando ponti tra ricerca, industria e società, per sostenere iniziative di “senso” capaci di indicare come abilitare i cittadini a migliorare il proprio approccio rispetto alla tecnologia.

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