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In pole otto porti del Sud per ospitare le «Zes»

Sono otto i porti che potrebbero essere candidati a ospitare le attese «Zone economiche speciali», aree delimitate a burocrazia zero e con incentivi fiscali per attrarre investimenti, introdotte in Italia con il decreto Sud approvato la scorsa estate. In corsa ci sono infatti Bari, Taranto, Napoli (con Salerno), Gioia Tauro, Augusta (con Catania), Palermo, Cagliari e un ultimo porto ancora da individuare che dovrebbe unire aree delle Regioni Molise e Abruzzo.

I candidati
La lista delle candidature ancora non è ufficiale, ma dopo gli incontri degli ultimi mesi con gli enti locali il Governo ora sta approvando ad accelerare sul decreto attuativo, un Dpmc che ha il compito di definire i requisiti per diventare Zes a cui dovrebbero corrispondere le otto candidate. I tecnici del ministero per la Coesione territoriale - che sta tirando le fila su questa misura che rappresenta uno dei piatti forti del decreto sul Mezzogiorno - stanno infatti lavorando al testo con l’identikit di queste aree a burocrazia zero, con corridoi doganali semplificati e protocolli che rendono veloci le transazioni amministrative. Luoghi dove il credito d’imposta per il Sud è esteso sino al 2020 e ampliato sino ai 50 milioni per singolo investimento. Una misura selettiva destinata alle aziende che abbiano interesse ad esportare o importare e che vedano in una semplificazione e accelerazione dei processi doganali un forte vantaggio competitivo.

Il perimetro delle Zes
Nel Dpcm che potrebbe vedere la luce a fine mese saranno decisi i limiti sul perimetro delle Zes che avranno diritto ai benefici: sarà infattidefinito il numero di ettari e la percentuale massima di territorio regionale che può far parte della Zona economica speciale. In bilico anche l’ipotesi di vincolare o meno le Zes ad aree portuali significative (porti “core” che fanno parte delle reti Ten-t) oppure che rappresentino aree con una forte vocazione logistica e industriale. Dopo l’approvazione di questo decreto potrà partire la selezione delle Zes che saranno individuate ognuna con un Dpcm. L’obiettivo è di arrivare entro la primavera a scegliere la prima Zona speciale. Che potrebbe essere Gioia Tauro visto che ha il suo dossier praticamente già pronto. Un successivo Dpcm stabilirà poi le semplificazioni burocratiche a cui avranno diritto le Zes.
È infine praticamente pronto il decreto attuativo di un’altra misura per il Mezzogiorno: l’incentivo «Resto al Sud» per i nuovi giovani imprenditori under35. La misurà è stata inviata alla Corte dei conti per la registrazione. Dopo la sua pubblicazione in Gazzetta dovrà essere attivato da Invitalia lo sportello per le domande che sarà attivo da inizio del prossimo anno.

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