Imprese

Riutilizzo dei software tra le Pa, l’Agid mette a punto il nuovo «archivio»

di Daniela Casciola

Saranno in consultazione fino al 5 maggio 2018 le «Linee Guida su acquisizione e riuso di software per le pubbliche amministrazioni» che aggiornano le istruzioni operative alla luce del nuovo Cad sul riutilizzo gratuito per la Pa dei programmi informatici, o parti di essi, sviluppati per conto e a spese di un'altra amministrazione. L'articolo 69 specifica, infatti, che «Le pubbliche amministrazioni che siano titolari di soluzioni e programmi informatici realizzati su specifiche indicazioni del committente pubblico, hanno l'obbligo di rendere disponibile il relativo codice sorgente, completo della documentazione e rilasciato in repertorio pubblico sotto licenza aperta, in uso gratuito ad altre pubbliche amministrazioni o ai soggetti giuridici che intendano adattarli alle proprie esigenze, salvo motivate ragioni di ordine e sicurezza pubblica, difesa nazionale e consultazioni elettorali».
Ed è stato, appunto, il nuovo codice a prevedere pure che codice sorgente, documentazione e descrizione tecnico funzionale di tutte le soluzioni informatiche siano ora «pubblicati attraverso una o più piattaforme individuate dall'AgID - appunto - con proprie Linee Guida».

Con le nuove linee guida
Ora Agid mette a disposizione un repository (archivio) del codice sorgente, nel quale confluiranno le componenti open source che potranno essere utilizzati da tutte le pubbliche amministrazioni e dalla community degli sviluppatori che lavorano per le Pa.
Le linee guida trovano fondamento anche nel Piano Triennale per l’informatica nella Pa che prevede tra gli obiettivi strategici:
• la condivisione di indicazioni e componenti software che permettano di ridurre i costi di implementazione di nuovi prodotti digitali, favorendo il riuso e l'interoperabilità;
• la diffusione del paradigma open source, agevolando la costituzione di una community di sviluppatori di applicazioni e componenti software di utilità per la Pa.

Le amministrazioni coinvolte
I soggetti destinatari delle linee guida sono le pubbliche amministrazioni elencate dall'articolo 1, comma 2, del Dlgs 165/2001, comprese le autorità di sistema portuale, nonché le autorità amministrative indipendenti di garanzia, vigilanza e regolazione, ossia «gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane. e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) e le Agenzie di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 e al CONI (per quest'ultima amministrazione fino alla revisione organica della disciplina di settore)».

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