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Grandi opere, Rfi: gallerie del terzo valico ultimate entro il 2021

Le gallerie del Terzo valico tra Genova e Tortona, cioè il cuore della nuova linea ferroviaria veloce per treni passeggeri e merci (circa 37 chilometri di tunnel), potrebbero essere pronte a fine 2021-inizio 2022. È questo l’obiettivo di un lavoro di ripianificazione del cronoprogramma che Rfi sta portando avanti assieme al consorzio Cociv. Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana (Rfi), ha dato un aggiornamento sui tempi di realizzazione della maxi-opera durante un dibattito pubblico che si è svolto, ieri, alla Terrazza Colombo di Genova. Operatori portuali, Autorità portuale, armatori e imprese considerano il Terzo valico un progetto indispensabile per potenziare i collegamenti tra il sistema portuale ligure con le principali linee ferroviarie del Nord Italia e con il resto d’Europa. Da alcuni giorni il Terzo valico è al centro dell’attenzione politica nazionale per le contrapposte visioni di M5S (contrario all’opera) e Lega (favorevole). Ma alla Terrazza Colombo la discussione è stata soprattutto tecnica. L’opera costa 6,2 miliardi ed è suddivisa in sei lotti costruttivi. I lotti sono tutti approvati e finanziati dal Cipe, in particolare si è in attesa della registrazione da parte della Corte dei Conti delle delibere del Cipe che finanziano il quinto e il sesto lotto. In sinergia con il progetto del Terzo valico saranno realizzati anche interventi di potenziamento tecnologico e rettifica dei tracciati delle linee storiche per Milano e Torino finalizzate alla riduzione dei tempi di percorrenza tra le tre capitali del Nord-Ovest.

Nei giorni scorsi a Genova e dintorni era risuonato l’allarme sui presunti ritardi del Terzo valico: si era anche detto che la consegna dell’opera sarebbe slittata di diversi mesi rispetto a quanto previsto (fine 2022). Le parole di Gentile rassicurano terminalisti e imprenditori dello shipping sulla parte “core” dell’infrastruttura, cui seguiranno poi gli altri interventi accessori che completano l’opera. Restano però alcuni nodi da sciogliere, a cominciare dalla situazione dei binari appena superato l’appennino. Gentile spiega che per il quadruplicamento da Tortona a Voghera e da Pavia a Milano siamo ancora in fase di progettazione. E i tempi per il completamento degli interventi in direzione Milano (parte integrante del Corridoio Genova-Rotterdam) potrebbero slittare oltre la conclusione dei lavori del Terzo valico, col rischio che si manifesti il temuto effetto imbuto.

Sul fronte genovese, la priorità è portare i binari all’interno del porto. «Qui a Terrazza Colombo, per la prima volta, dico che serve un tavolo di lavoro con gli operatori di settore e l'Autorità di sistema portuale per realizzare un accordo quadro che armonizzi i nostri interventi con le necessità delle varie parti» sottolinea Gentile.

«L’obiettivo - spiega Paolo Signorini, presidente dell’Autorità di sistema portuale di Genova-Savona - è portare fuori dal porto il 30% di merci per ferrovia, oggi siamo fermi al 15%, l’85% viaggia su gomma. Per fare questo siamo partiti da Voltri». «Sampierdarena - ricorda il terminalista Aldo Spinelli - è l’unico porto che non ha un piano ferroviario adeguato ai traffici. È impossibile che il porto di Genova possa crescere coi servizi di 40-50 anni fa». «Gli interventi che serviranno a separare i flussi sul nodo di Genova sono tutti finanziati - risponde Gentile -. Noi siamo pronti a firmare il protocollo con cui Rfi si impegna a realizzare le due opere: il collegamento ferroviario in galleria tra Calata Bettolo, Sampierdarena e Campasso in galleria e il nuovo scalo merci fuori muro».

Per quanto riguarda il primo, «è un intervento che richiederà otto mesi di progettazione, costerà circa 10 milioni. Appena sottoscritto il protocollo partiremo. In un anno e mezzo o due possiamo portarlo a compimento. In 2-3 anni dovremmo avere questo collegamento pronto in coincidenza col nuovo nodo». Lo scalo merci invece «è più complesso, costerà 25 milioni, la progettazione durerà 14 mesi. Dovremmo finire tra il 2022 e la prima parte del 2023».

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