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Emilia Romagna, piano di sviluppo con 1500 nuove colonnine per la ricarica delle auto elettriche

di Daniela Casciola

Millecinquecento nuove colonnine per la ricarica di auto elettriche da installare nei prossimi due anni nelle principali città dell'Emilia Romagna. È l'obiettivo del protocollo di intesa siglato questa tra la Regione e cinque tra i principali fornitori di energia elettrica che operano sul territorio - Enel, Hera, Iren, Be Charge ed Enermia - per la nascita entro il 2020 in Emilia Romagna di una capillare rete di punti di ricarica di veicoli ad alimentazione elettrica, sia mezzi di trasporto pubblico, che autovetture a uso privato.

Saranno queste cinque società che, in base all'accordo, dovranno provvedere all'installazione a proprie spese delle nuove infrastrutture di ricarica pubbliche nei punti nevralgici del traffico cittadino - stazioni, aeroporti, ospedali, parcheggi, centri commerciali, eccetera - secondo un piano di localizzazione concordato tra la Regione e i Comuni che si candidano a ospitarle.

Alle 1.500 previste dall'intesa, se ne aggiungeranno altre 500 la cui installazione, nei prossimi due anni, è finanziata al 50% dalla Regione, attraverso i fondi del Piano nazionale infrastrutture ricarica elettrica (Pnire), e al 50% dagli operatori privati. Complessivamente, viene stimato un investimento complessivo di 18 milioni di euro.

Il piano vedrà la luce entro sei mesi e dovrà favorire la messa in esercizio di impianti di ricarica anche nelle cosiddette aree «a domanda debole», cioè con scarsa presenza di veicoli elettrici in circolazione, proprio per accelerare la riconversione alla mobilità a zero emissioni.

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