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Chiamate nazionali o regionali: i prossimi bandi per il Terzo settore

In arrivo le prime scadenze per accedere ai finanziamenti a sostegno del Terzo settore. Entro il prossimo 10 dicembre organizzazioni di volontariato (Odv), associazioni di promozione sociale (Aps) e fondazioni del Terzo settore potranno presentare le domande relative ai progetti di rilevanza nazionale finanziabili con il fondo di cui all’articolo 72 del Dlgs 117/2017 (Codice del Terzo settore).

Per l’anno 2018 le risorse stanziate dal ministero del Lavoro per queste iniziative ammontano complessivamente a 23 milioni e 630mila euro (atto di indirizzo del 26 ottobre 2018) e riguardano i progetti nazionali che prevedono attività in almeno dieci regioni, di durata tra dodici e diciotto mesi, con un minimo finanziabile di 250mila euro e un massimo di 900mila. Requisiti, termini e modalità di partecipazione vengono individuati nell’avviso 1/2018 dello stesso ministero.

La presentazione dei progetti passa dalla compilazione dell’apposita modulistica allegata all’avviso e delle relative dichiarazioni (ad esempio: dichiarazione sostitutiva, scheda anagrafica del proponente e degli eventuali partner, scheda di progetto, piano finanziario); documentazione che dovrà essere recapitata alla Direzione generale del Terzo settore presso il ministero.

Si attendono ancora, invece, le direttive sulle scadenze dei finanziamenti per iniziative/progetti a rilevanza locale, per l’acquisto di autoambulanze e in materia di contributo annuo ai soggetti di cui all’articolo 1, comma 1 lettera a) della legge 476/1987 (per i quali sono previsti stanziamenti rispettivamente di euro 28 milioni, 7 milioni e 750 mila, 2 milioni e 580 mila).

La scadenza di dicembre non è l’unica: gli enti del Terzo settore dovranno stare attenti anche ai numerosi bandi a livello locale che riguardano attività di loro interesse. Molte altre, infatti, sono le forme di finanziamento al non profit presenti nel nostro ordinamento, come il Fondo sociale europeo (articolo 69 Cts), al quale con la riforma potranno accedere tutti gli enti del Terzo settore (e non più solo Odv e Aps), guadagnando in competitività rispetto ai colleghi europei. Si tratta del principale strumento finanziario a livello comunitario, pensato per investire nelle risorse umane, accrescere le opportunità di occupazione dei cittadini, promuovere lo sviluppo dell’istruzione e combattere la povertà.

Le risorse del Fondo vengono erogate tramite i Programmi operativi a titolarità di amministrazioni centrali dello Stato, Regioni e Province autonome. È il caso, ad esempio, dell’avviso pubblico pluriennale emanato dalla Regione Lazio (determinazione G14928 del 14/12/2016), rivolto ai progetti degli enti del Terzo settore a sostegno di persone in particolari condizioni di vulnerabilità e fragilità sociale, al fine di promuoverne il rafforzamento personale e il sostegno sociale. La deadline è prevista per l’11 marzo 2019 e le relative domande potranno essere presentate a partire dal 18 febbraio, esclusivamente attraverso la procedura telematica accessibile dal sito della Regione. Per queste iniziative di inclusione sociale sono messi a disposizione complessivamente 24 milioni in tre anni, a valere sui fondi del Programma operativo regionale cofinanziati dal Fondo sociale europeo 2014-2020.

Accanto a queste misure, si collocano anche nuove forme di finanza sociale (come titoli di solidarietà, social lending e peer to peer lending, articoli 77 e 78 del Codice del terzo settore), nonché strumenti di finanziamento indiretto (raccolta fondi ex articolo 7 Cts e agevolazioni fiscali per chi effettua erogazioni liberali ex articolo 83 Cts) che incentivano il sovvenzionamento del mondo non profit.

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