Imprese

European broadband awards 2018, spicca solo l'Emilia Romagna finalista

di Giancarlo Terenzi

European broadband awards è un evento annuale, giunto alla quarta edizione, nel quale i commissari europei per l'Economia e la società digitale e per lo Sviluppo regionale premiano i migliori e più efficienti progetti di distribuzione a banda larga in Europa.
Non sono previsti versamenti in denaro, ma la presenza sul sito web del digital single market, sulle newsletter e sul database delle buone pratiche di Broadband Europe. Il premio è aperto a tutti i tipi di progetti indipendentemente dalle dimensioni, ubicazione o tecnologie utilizzate. La competizione si rivolge alle autorità pubbliche nazionali, regionali e locali, nonché a progetti grandi e piccoli finanziati da privati che adottano modelli innovativi di investimento, impresa o finanziamento.

I partecipanti
All'ultima edizione, per le cinque categorie sono stati presentati 31 progetti di 14 Stati membri più 2 norvegesi, che hanno proposto approcci cooperativi innovativi e soluzioni per l'impiego della banda larga in Europa. Vincitori i progetti di Regno Unito, Svezia, Polonia, Danimatca e Francia.
Detto che in 4 edizioni Regno Unito e Svezia hanno segnato tre vittorie, noi italiani ne abbiamo due come Olanda e Polonia. La nostra eccellenza è rappresentata dalla Regione Emilia-Romagna il cui sistema digitale è stato finalista per il terzo anno consecutivo, mentre nelle due precedenti edizioni è salito sul podio. Dopo Net4all, la Bul nelle aree industriali (vincitore nel 2016), Coviolo Wireless per il comune di Reggio Emilia (vincitore nel 2017), è toccato a EmiliaRomagnaWiFi, finalista nell'ultima edizione per la categoria «Impatto socio-economico e convenienza» perchè garantisce un accesso a internet facile e gratuito a tutti in piazze, stazioni, ospedali e biblioteche da Piacenza a Rimini, un accesso alla navigazione semplice e senza bisogno di autenticarsi, 24 ore su 24, tutti i giorni, sull'infrastruttura di rete Lepida a banda ultra larga.
L'ennesimo riconoscimento per il territorio emiliano-romagnolo cui si guarda come «early adopter» di iniziative, sperimentazioni e in generale di soluzioni previste dall'agenda digitale Europea, che possano poi replicarsi e diffondersi in altri territori, e che pone la regione tra le prime d'Italia per la diffusione di servizi infrastrutturali. Un successo che viene da lontano, frutto di una programmazione e di una progettualità, ma anche di grande attenzione a tutte le opportunità che offre l'Europa.

Alcune riflessioni
Aldilà del dato sul numero di presenze tra i vincitori, che grazie all'apporto dell'Emilia-Romagna non è poi così deficitario, quello che emerge è invece la notevole differenza, sia in termini di progetti presentati e rispetto a ogni singola edizione, sia rispetto al numero dei finalisti presenti nelle 4 edizioni e nella singola edizione, se raffrontata ai numeri che fanno registrare gli altri Stati membri, segno di una attenzione per la tematica che, oltretutto, non è localizzata ma diffusa su tutto il territorio.
Numeri impietosi per l'Italia che possono essere raccolti nelle dita di una mano mentre per gli altri, soprattutto Nord Europa, paesi Scandinavi, Regno Unito, superano la doppia cifra e qualche volta si avvicinano o vanno oltre le 20 proposte. Ma non è un caso isolato, già abbiamo avuto modo di evidenziare quale siano le carenze del sistema Paese rispetto ai numerosi premi proposti annualmente dalla Commissione europea (si veda il Quotidiano degli enti locali e della Pa del 22 ottobre e del 22 novembre 2018).

Due proposte all'Act
Nel nuovo sito istituzionale dell'agenzia per la Coesione territoriale è stata creata l'importante sezione su «opportunità e bandi» interni, che potrebbe essere «estesa» anche a quelli della Commissione europea inserendone gli elementi caratterizzanti e non solo il link specifico.
Non sarebbe male, inoltre, inserire nel Pon Governance e capacità istituzionale 2014-2020 una sezione che dia conto di tutti quei progetti che hanno partecipato con successo, accedendo alla fase finale o arrivando primi, ai diversi premi europei. Un censimento che permetterebbe di analizzare e magari replicare esperienze passate di successo.

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