Imprese

Sulla digitalizzazione degli enti locali arriva il questionario della Corte dei conti

di Alessandro Vitiello

A certificare il grado di avanzamento dell'agenda digitale nelle Regioni e nelle amministrazioni locali interviene ora la sezione delle Autonomie della Corte dei conti.

L'indagine
Regioni, Province, Citta metropolitane e naturalmente i Comuni, infatti, dovranno rispondere entro il 30 settembre al «Questionario per la valutazione dello stato di attuazione del piano triennale per l'informatica nella Pa», iniziativa prevista nell'ambito del protocollo d'intesa per la diffusione della cultura digitale stipulato dalla Corte dei conti con il commissario straordinario per l'attuazione dell'Agenda digitale.
Il questionario - secondo uno schema consolidato - è in due parti: scheda anagrafica e rilevamento di dati e informazioni. Potrà essere compilato (solo on line) dal personale incaricato e fornito di credenziali di accesso Spid (il sistema pubblico di identità digitale, ora peraltro aperto anche ai privati).
Oggetto dell'indagine il censimento delle strutture fisiche e di quelle immateriali (open data, software), l'offerta di servizi on line, la formazione del personale e i servizi di assitenza.

Il digital divide
Come puntualmente rilevato dall'Agenzia per l'Italia digitale il grado di avanzamento della nostra pubblica amministrazione, che si sostanzia nella quantità e nella qualità dei servizi offerti dipende, oltre che dalle iniziative delle stesse amministrazioni, anche e soprattutto dalle infrastrutture materiali e immateriali disponibili. E sulla propensione dei cittadini a utilizzare internet.
Non si dimentichi che in diverse zone del Paese, le cosiddette aree bianche e grigie, si soffre un importante «digital divide», ancora consistente nonostante negli ultimi anni lo Stato si stia impegnando a colmarlo.

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