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Smart city, Enea lancia la piattaforma Pell per ridurre i consumi energetici dei Comuni

di Alessandro Vitiello

Di «smart city» si è iniziato a parlare già all'alba del nuovo millennio, ma è solo negli ultimi dieci anni che si è affermata come modello di progettazione urbanistica, almeno nei Paesi più sviluppati del pianeta, essendo ormai evidente a tutti che il processo di inurbazione delle popolazioni è globale e inarrestabile.
Rendere più vivibili e sostenibili città sempre più grandi affollate è la premessa-obiettivo, da raggiungere utilizzando le enormi potenzialità delle tecnologie per la comunicazione e l'informazione. E allora: mobilità sostenibile (poche automobili e molto trasporto pubblico combinato), energia pulita (riciclo, economia circolare, biomasse, scarti almentari), edifici green a basso consumo energetico e basso impatto ambientale, verde pubblico. Ma queste sono solo macroaree indicative nelle quali a stento possono essere incluse le numerosissime applicazioni possibili.

La piattaforma Pell
Una di queste, selezionata come «best practice» per migliorare la politica energetica europea,è la nuova piattaforma digitale Pell proposta dall'Enea e scelta dalla Consip per monitorare i consumi e quantificare i risparmi sul mercato elettronico della pubblica amministrazione (Mepa), e va proprio in direzione smart city.
Dall'implementazione di Pell ci si aspetta «un cambiamento profondo nella gestione di infrastrutture e servizi pubblici strategici» con 500 milioni di risparmi sui costi dell'illuminazione nei Comuni italiani.
Pell raccoglie dati e informazioni, esegue la diagnostica dei consumi energetici, analizza le prestazioni degli impianti di pubblica illuminazione, che si nutrono ogni anno di 5,9 TWh per una spesa pari a un miliardo. Proprio grazie al monitoraggio costante e alla valutazione delle prestazioni sarà possibile innovare la gestione dell'illuminazione pubblica (telecontrollo?) oppure intervenire sull'efficienza attraverso la sostituzione delle tecnologie illuminanti, che potranno significare un risparmio di quasi 500 milioni di euro e 1 milione di tonnellate in meno di CO2.
Le prestazioni di Pell, inoltre, sono replicabili per tutti i servizi strategici della pubblica amministrazione, come assicurato da Nicoletta Gozo della divisione smart energy dell'Enea: «Frutto di una costante collaborazione, valutazione e condivisione dei risultati con gli stakeholder, la piattaforma digitale è uno strumento di valutazione dello stato di salute delle infrastrutture strategiche e della gestione territoriale grazie alla conoscenza uniforme e aggiornata dell'infrastruttura, dei suoi consumi e costi». Ciò, sottolinea, anche per rispondere «a una sempre maggiore richiesta di trasparenza e monitoraggio sulla qualità delle prestazioni e tipologia dei servizi offerti a livello nazionale e non solo».

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