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Rigenerazione urbana, Confcommercio e Anci rinnovano il protocollo d'intesa

di Daniela Casciola

Entra nel vivo la collaborazione strategica tra Confcommercio e Anci, partita nel 2015, e rinnovata ad aprile con la sottoscrizionedi un nuovo protocollo d'intesa per la rigenerazione urbana che fa perno sul commercio. Se ne è parlato in occasione del convegno organizzato da entrambe le associazione sul tema.

L'accordo ha la durata di tre anni e traccerà la base comune per azioni sinergiche da mettere in campo a favore del rilancio socio-economico delle città e dei loro territori, facilitando la collaborazione tra le associazioni territoriali di Confcommercio e le amministrazioni comunali. L'ambito non è solo economico ma anche socile e ambientale. Perciò si ragiona in termini di recupero del patrimonio edilizio dismesso o sottoutilizzato, delle botteghe storiche anche al fine di creare nuovi percorsi esperienziali e turistici. Favorendo le aggregazioni di imprese per sviluppare azioni condivise in grado di sostenere il sistema economico e urbano in cui operano. Ma tra le priorità ci sono anche quella di assicurare la presenza di servizi di prossimità al cittadino, anche a tutela delle fasce deboli; di migliorare l'offerta e la qualità abitativa; di favorire la creazione d'impiego garantendo sicurezza e legalità. E, sotto il profilo ambientale, il protocollo punta a limitare il consumo di suolo, privilegiando il consolidamento dei tessuti urbani o di aumentare e riqualificare il verde urbano e promuovere l'economia circolare e la progressiva riduzione dei rifiuti.

Tra gli obiettivi dell'operazione, l'aggiornamento del quadro normativo nazionale in materia urbanistica e di fiscalità di vantaggio. Si punta poi a rafforzare l'attività di formazione e informazione sui temi della città, del terziario di mercato e delle opportunità europ e a sostenere politiche che garantiscano un quadro certo di risorse locali e nazionali dedicate alle città e ai territori, in coerenza con la politica di coesione europea.

Le azioni prevedono la collaborazione tra uffici su attività legislative e tecniche anche presentando congiuntamente proposte per la nuova politica di coesione 2021 - 2027; accordi o intese tra Comuni e Confcommercio locali, al fine di realizzare processi condivisi di rigenerazione urbana, anche a valere sulle risorse europee; incontri di approfondimento sui temi della città e della rigenerazione urbana e offerta di formazione congiunta per Associazioni e Amministrazioni locali. Ma soprattutto l'accorod vuole l'utilizzo della leva fiscale locale sia per limitare la presenza di spazi commerciali sfitti, sia per facilitare l'insediamento di attività merceologiche funzionali al territorio di riferimento.

Il protocollo prevede inoltre la costituzione di un tavolo di coordinamento con finalità di programmazione, monitoraggio e valutazione delle azioni, che si riunirà periodicamente e a cui potranno essere invitati rappresentanti di altri enti e organizzazioni, interessati alle materie trattate di volta in volta.

Il protocollo d'intesa

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