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Coronavirus - Banda ultralarga: stanziati 1,5 miliardi per scuole, famiglie e imprese

di Giuseppe Arcidiacono

Continuano a susseguirsi ad un ritmo incalzante le iniziative ed i progetti adottati dal Governo con il fine di affrontare nel migliore dei modi la ripartenza del Paese dopo oltre due mesi di lock-down e garantire, al contempo, condizioni ottimali per tutti i cittadini nella difficile fase di ‘convivenza’ con il Covid19 e con il conseguente pericolo di contagio.
Una significativa notizia in tal senso arriva dal Comitato interministeriale ‘Banda Ultra Larga’ presieduto dal Ministro Pisano che, nel corso dell’ultima riunione del 5 maggio, ha sbloccato risorse pari a 1.546 milioni di euro per affrontare tematiche estremamente delicate per la gestione della ‘Fase 2’ come la connettività negli istituti scolastici, la lotta al digital divide e la previsione di contributi per famiglie ed imprese.

Le misure previste per gli istituti scolastici
Secondo quanto si legge nel comunicato ufficiale, disponibile al seguente indirizzo: https://innovazione.gov.it/CoBUL-sbloccati-fondi-piano-scuole-voucher/, nella seduta, alla quale hanno partecipato anche la titolare dell’Istruzione, Lucia Azzolina, e la sottosegretaria Mirella Liuzzi, sono state adottate decisioni finalizzate a portare, entro due anni, in tutte le scuole statali superiori e medie dell’intero territorio nazionale collegamenti in fibra ottica ad elevata velocità per consentire l’adozione sistematica della teledidattica e della formazione a distanza. Una spinta decisiva, in tal senso, è stata fornita dalla necessità di garantire adeguati livelli di istruzione anche a fronte di situazioni particolarmente avverse come quelle connesse all’attuale emergenza epidemiologica, nella quale la chiusura delle scuole ha costretto docenti e studenti a confrontarsi con problematiche digitali di varia natura e con una fisiologica impreparazione di fondo dell’intero sistema didattico.
Il progetto complessivo, la cui realizzazione è affidata ad ‘Infratel Italia’, società in house del ministero dello Sviluppo economico, ed alle società regionali specializzate nelle infrastrutture digitali, prevede interventi strutturali anche nelle scuole primarie e dell’infanzia che ricadono nelle cosiddette ‘aree bianche’, conosciute anche come zone ‘a fallimento di mercato’ in quanto non garantiscono adeguati ritorni degli investimenti per gli operatori privati.
In dettaglio, l’iniziativa, che garantirà anche la connettività gratuita con servizi di manutenzione evolutiva e supporto per 5 anni, prevede l’interconnessione immediata di oltre 29.000 plessi e la successiva cablatura, a seguito di attività di analisi e verifiche tecniche, di ulteriori 2.800 edifici scolastici.

I bonus e gli incentivi per famiglie e imprese
Dal comitato, inoltre, arrivano importanti novità anche per le famiglie e le imprese che potranno beneficiare, a partire da settembre, di un voucher differenziato per fasce di reddito finalizzato all’acquisto di servizi di connettività in grado di supportare fin da subito le esigenze di studenti, docenti, lavoratori ed imprese. Secondo le intenzioni del Governo, saranno incentivate le nuove attivazioni telematiche e i ‘salti di capacità’, ossia gli incrementi sostanziali di banda disponibile, mentre non saranno ammessi passaggi fra connessioni aventi prestazioni analoghe e semplici volture di utenze o intestazioni.
Partendo anche dai risultati di una recente rilevazione dell’Istat, dalla quale emerge una ‘dotazione tecnologica’ non adeguata in molte famiglie italiane, il progetto prevede anche l’erogazione di speciali buoni, destinati a nuclei con Isee sotto i 20.000 euro e finalizzati all’acquisto di un tablet o di un PC.
Si tratta di una misura estremamente importante perché, soprattutto durante la fase emergenziale, è fondamentale garantire a tutti i cittadini l’accesso ai servizi digitali della pubblica amministrazione che dovrà, in ogni caso, proseguire il proprio percorso di informatizzazione migrando la maggior parte delle proprie attività verso sistemi digitali fruibili tramite internet.

Il Piano Strategico del MiSE
Le soluzioni messe in cantiere dal Comitato si collocano nel solco tracciato dal Piano Strategico per la Banda Ultra Larga, lanciato dal MiSE nel 2015 con l’intento di costruire una rete di proprietà pubblica da mettere a disposizione di tutti gli operatori che intendono attivare servizi verso cittadini ed imprese.
Secondo quanto indicato nel documento, l’intervento dello Stato è ritenuto necessario per correggere disuguaglianze sociali e geografiche generate dall’assenza di iniziativa privata e consentire, pertanto, una maggiore coesione sociale e territoriale mediante l’accesso ai mezzi di comunicazione tramite la rete a banda ultra-larga.
La strategia è, inoltre, pienamente coerente con gli ‘obiettivi 2025’ della Commissione Europea, espressi dalla Comunicazione COM(2016)-587 “Connectivity for a Competitive Digital Single Market – Towards a European Gigabit Society” del 14 settembre 2016, in quanto diffonde la fibra ottica in modo capillare sul territorio verso le utenze residenziali e rende disponibili connessioni di tipo ‘FTTH’ (che prendono il nome dalla locuzione anglosassone Fiber-to-the-home e garantiscono i risultati migliori in termini di velocità ed efficienza) a scuole, ospedali ed enti pubblici ma anche alle aree produttive e commerciali.

Le dichiarazioni delle Ministre
A conferma dell’importanza strategica delle decisioni adottate dal Comitato, sono giunte anche le dichiarazioni delle Ministre Pisano e Azzolina che hanno intensificato, durante l’emergenza connessa alla diffusione del Coronavirus, i momenti di collaborazione e sinergia tra due Dicasteri fondamentali per il rilancio del Paese al termine della crisi sanitaria.
In particolare, secondo il Titolare dell’Innovazione, la banda ultra-larga assume un valore ancora più elevato «alla luce delle esigenze di scuole e posti di lavoro, a seguito dell’emergenza coronavirus. Si può definire un settore strategico, non solo per lo sviluppo economico ma anche per diminuire il divario sociale».
Secondo il Ministro Azzolina, invece, «l’approvazione del Piano rappresenta un’importante accelerazione. Abbiamo aumentato gli investimenti previsti portandoli dagli iniziali 200 milioni a oltre 400. Li abbiamo raddoppiati. Con i fondi aggiuntivi delle Regioni e altre economie di spesa puntiamo a raggiungere progressivamente il 100% degli edifici scolastici».

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