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Bagnoli, a novembre i risultati delle analisi per la bonifica del sito

Entro novembre saranno pronti i risultati delle opere di caratterizzazione eseguiti a Bagnoli. In altre parole, sarà completato ed elaborato l’intervento propedeutico alla bonifica, necessario per conoscere lo stato dei luoghi e definire il più corretto progetto di risanamento ambientale.
Questo il prossimo step importante nell’intervento sulla ex Italsider, illustrato ieri mattina alla commissione parlamentare sulle Ecomafie nel corso dell’audizione del commissario di Governo per la bonifica Bagnoli, Salvatore Nastasi, e dell’ad di Invitalia, Domenico Arcuri.

L’operazione
La caratterizzazione del suolo è stata eseguita da Arpac (Agenzia regionale per l’ambiente della Campania) e Arpav (omologa del Veneto) sotto il coordinamento di Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, sottoposto alla vigilanza del ministro dell’Ambiente.

La caratterizzazione è tanto più delicata in quanto confluisce con le valutazioni che sta eseguendo la Procura della Repubblica di Napoli nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria in corso sulla prima bonifica e per la quale è stato disposto da tempo il sequestro di gran parte dell’area da risanare e riqualificare. Si aspetta che il lavoro svolto da Arpac e Arpav possa dare indicazioni su dove e come intervenire per eliminare ogni traccia di inquinamento. Ma a quanto sembra, potrebbe prevalere l’orientamento di intervenire su tutto il sito di Bagnoli Coroglio.

Inoltre, sempre nel corso dell’audizione, Nastasi ed Arcuri hanno anche annunciato che l’Autorità portuale di sistema per il Tirreno Centrale ha comunicato che potrà accogliere all’interno del porto di Napoli ben 400mila metri cubi di colmata, pari a circa il 50% dei materiali che dovranno essere rimossi dal bagnasciuga. Altra questione insomma, da tempo dibattuta e che si avvia a soluzione.

Commissario e ad di Invitalia, infine, hanno confermato il cronoprogramma già apprivato nel corso dell’ultima cabina di regia, quella a cui ha partecipato anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, dopo una lunga fase di conflitto e di rifiuto della cabina di regia come luogo competente a decidere sui piani per Bagnoli. Stando agli attuali programmi, in estrema sintesi, la colmata dovrà essere rimossa per il 2021 e la bonifica sia del suolo che del mare dovrà essere ultimata entro il 2022.

Il dissequestro dell’area
Resta chiaro che la governance per Bagnoli spinge affinchè venga dissequestrata l’area oggetto dell’intervento per consentire quanto prima l’avvio dei lavori.

Alla domanda sulla disponibilità di risorse adeguate a finanziare l’intervento di riqualificazione della ex cittadella dell’Italsider Arcuri ha risposto che esistono risorse statali, ma sarà necessario poi un investimento privato da parte di chi negli anni passati ha inquinato e che, per legge, ha l’obbligo di risanare.

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