Amministratori

Ambiente, al lavoro per l'istituzione dell'Osservatorio sull'erosione costiera

di Daniela Casciola

Sarà l’evoluzione del tavolo nazionale sull'erosione costiera e coinvolgerà, oltre alle Regioni rivierasche e Ispra, anche il ministero dei beni culturali per le competenze sul paesaggio costiero, il ministreo dei Trasporti per le competenze sul demanio marittimo e porti, l’Istituto idrografico della Marina, per le competenze sulla cartografia costiera, tutte le Autorità di bacino distrettuali per le competenze sulla pianificazione di bacino, e i principali portatori di interesse economico sui grandi porti, i porti turistici e spiagge balneari.

È il nuovo Osservatorio Coste che eredita le attività del Tavolo nazionale per l'aggiornamento delle Linee guida per la difesa delle coste, e acquisisce nuovi obiettivi che sono riportati nel Protocollo d'Intesa che sarà siglato dagli enti partecipanti dopo l'estate.

Tra gli obiettivi fissati, proposte di indirizzi e criteri generali per la difesa delle coste e individuazione degli ambiti costieri di riferimento, che saranno le regole di base per la redazione dei Piani per la difesa della costa, che dovranno essere omogenei a scala nazionale e a copertura di tutto il territorio costiero. Con i Piani si potrà quindi regolare l'uso del territorio costiero e individuare con precisione le azioni da compiere portando così a regime il finanziamento degli interventi di difesa costiera.

Grande attenzione verrà posta anche alla formulazione di proposte di allineamento delle norme che regolano l'uso dei sedimenti lungo i corsi d'acqua e nelle aree costiere, con la consapevolezza che la gestione dei litorali parte dal bacino idrografico a prescindere dai limiti amministrativi o dai limiti di aree tutelate, fino al mare.

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