Amministratori

Anci, serve una governance complessiva della sosta nelle città

di Daniela Casciola

Serve una governance complessiva della sosta nelle città, considerate la carenza di organico e le possibilità di assunzione del personale delle polizie locali. Questa la posizione sostenuta dall'Anci in un documento presentato in Commissione Trasporti della Camera nell'ambito dell'esame della proposta di legge che mira a modificare l'articolo 12 del Codice della strada che si occupa delle funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta.

La modifica della norma
Nello specifico la proposta di legge stabilisce che le funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia della sosta sono attribuite ai dipendenti delle società di gestione dei parcheggi, solo per le aree oggetto di concessione e con riferimento agli spazi destinati al parcheggio a pagamento e alle aree immediatamente limitrofe, ma esclusivamente quando la sosta ostacola l'accesso all'area di parcheggio da parte degli utenti della strada. E anche al personale ispettivo delle aziende di trasporto pubblico di persone, ma solo per le corsie e le strade dedicate al trasporto pubblico, escludendo la possibilità di estendere questi poteri all'intero territorio cittadino.
Secondo l'Anci la proposta di modifica del Codice della strada tende a ridurre le capacità delle amministrazioni comunali di gestire la sosta nelle aree urbane, con un effetto diverso tra le medie, le grandi città e i piccoli Comuni considerando che per questi ultimi continua a essere limitata la necessità di disporre di personale aggiuntivo per lo svolgimento del controllo della sosta.
In sostanza, la proposta di legge soprattutto non tiene conto del fatto che i Comuni devono far fronte a sempre maggiori necessità di governo e controllo della sosta, per ragioni di sicurezza stradale, di governo della mobilità e di accessibilità generale e al trasporto pubblico, con un organico spesso carente a fronte di molteplici compiti.

Le proposte di Anci
Lle amministrazioni comunali necessitano di fare ricorso a un maggior numero di personale e tecnologia per regolamentazione, gestione e controllo della sosta e prevenzione generale di quelle situazioni di rallentamento del trasporto pubblico e/o limitazione alla sua accessibilità. L’Associazioni quindi chiede che gli ausiliari della sosta intervengano non solo nelle aree in concessione della sosta a pagamento, ma in tutta la generalità della sosta regolamentata, anche non a pagamento (residenti, invalidi, carico/scarico, ricarica elettrica) e nella sosta irregolare che costituisce intralcio e insicurezza alla mobilità stradale. Chiede poi che gli ispettori del trasporto pubblico possano intervenire e sanzionare in tutte quelle situazioni lungo l'intero percorso delle linee di trasporto pubblico locale che creano rallentamento e intralcio alla mobilità e/o intralcio alla accessibilità al trasporto pubblico.
Infine l’Anci ravvisa la necessità di modificare l'attuale Codice della Strada aggiungendo alle tipologie di sanzioni comminabili attraverso sistemi di telecamere e apparecchi elettronici anche la sosta.

Il documento presentato alla Commissione Trasporti della Camera

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