Amministratori

Accoglienza, il capitolato servizi sarà valutato in base a quantità e qualità delle offerte

di Mimma Amoroso

Nel «capitolato servizi» relativo all’accoglienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo non ci sono grandi novità sul versante dei controlli, nonostante l’enfasi attribuita a tale aspetto dalla circolare ministeriale (si veda il Quotidiano degli enti locali e della Pa di ieri). Grande peso graverà sui direttori dell’esecuzione, cui spetterà il compito di verificare con molta attenzione le prestazioni rese, non solo di natura documentale, ma anche ispettiva, tramite sopralluoghi da parte di organi collegiali preferibilmente composti da rappresentanti di altre amministrazioni e con profili professionali differenziati.

Rediconto gestione on line
In questo contesto s’inserisce anche la norma introdotta in sede di conversione del Dl 113/2018 che impone a ciascun gestore di pubblicare sul proprio sito o portale digitale, con cadenza semestrale, la rendicontazione delle spese di gestione e alle prefetture di rendere disponibili i link a tali pagine dopo avere effettuato le necessarie verifiche per la liquidazione.
Più in dettaglio, per quel che concerne le singole tipologie di centri e partendo dalla fase di arrivo dei migranti nei centri posti in prossimità dei luoghi di sbarco (gli hotspot), il nuovo capitolato prevede che in questo genere di centro avvenga prioritariamente la consegna del kit vestiario che dovrà essere idoneo a tutte le stagioni dell'anno (ma che si traduce in solo 2 pantaloni o gonne, 2 magliette intime e 2 camice o t-shirt, 1 maglione, 1 giaccone invernale e poco altro); solo nel caso in cui il migrante non sia transitato in un hotspot o per qualche ragione non abbia ricevuto il kit, esso potrà essere consegnato nel centro che lo accoglie per la prima volta.
Tra i servizi alla persona è stato confermato - provvidamente - il servizio di assistenza psicologica per intercettare casi di vulnerabilità e disagio (come evidenziato nella circolare ministeriale) . Particolare novità è rappresentata dalla disciplina dell'ipotesi di mancata presenza di migranti in struttura, dovuta all'andamento dei flussi, durante la quale il personale è ridotto al direttore e poco più e viene corrisposto un compenso a forfait per la copertura di spese fisse.

Centri di piccole dimensioni
Nell'ambito della fase successiva al primo arrivo, il capitolato - distinguendosi rispetto al precedente - disciplina i servizi da rendere nei centri di piccole dimensioni che al momento sono circa l'80% delle strutture utilizzate.
In questi casi il taglio delle prestazioni è drastico: si lascia che i migranti stessi si occupino della cucina dei pasti (con derrate fornite dal gestore), delle pulizie e del lavaggio degli indumenti (con materiali forniti dal gestore), ma soprattutto vengono ridotti gli altri servizi come la mediazione linguistica, l'informativa legale, l'assistenza sociale e le cure mediche che in precedenza dovevano essere assicurate in un apposito ambulatorio attivo tutti i giorni e ora invece sono limitate ad una presenza saltuaria – con una media per ogni migrante di 4 ore all'anno (!) - per effettuare la visita di primo ingresso in struttura e per le procedure di iscrizione al servizio sanitario nazionale, nonché per gli interventi di primo soccorso sanitario ma anche, in caso di necessità, per adottare le misure di profilassi, sorveglianza e soccorso sanitario disponendo l'eventuale trasferimento dell'ospite presso le strutture ospedaliere (nessuna meraviglia, quindi, se troveremo qualche migrante in più nelle sale d'attesa dei medici di famiglia o nelle sale dei pronto soccorso ospedalieri).

Prestazioni in rete
Per tutti questi servizi si parla di prestazione in rete cioè mettendo in comune gli operatori tra strutture che sono tra loro a poca distanza: in questo caso , se da un lato è ovvio che per l'accoglienza in piccoli appartamenti non si possono immaginare stuoli di persone dedicate a tempo pieno a tutti i vari servizi normalmente previsti, e che pertanto gli stessi operatori debbano soddisfare le esigenze delle persone che si trovano in più strutture, dall'altro preoccupa la effettiva capacità di monitorare le prestazioni effettivamente rese a favore di ciascun migrante, con il rischio che questi vengano prevalentemente lasciati allo sbando e rimangano privi di controllo e sostegno.
Per quanto si tratti di persone adulte, infatti, occorre considerare che i migranti provengono da Paesi con regole sociali completamente diverse (se non del tutto opposte alle nostre) e ciò dovrebbe comportare un'assidua attività di affiancamento e assistenza soprattutto da parte dei mediatori culturali.

I centri per il rimpatrio
Sono disciplinati, poi, i servizi da rendere nei centri collettivi (di proprietà statale e non) e infine, ma altrettanto importante, il capitolato, come anche i precedenti, regola i servizi presso le strutture di trattenimento destinate all’espulsione - i centri per il rimpatrio - senza sostanziali novità se non la riduzione complessiva del numero di operatori in rapporto al numero dei migranti presenti e la possibilità di ridurre proporzionalmente l'organico in presenza di una temporanea riduzione del numero di posti disponibili (circostanza che accade non di rado a causa dei disordini provocati dai migranti che si oppongono alla condizione di trattenimento in vista dell'espulsione).

Conclusioni
Queste sono, per grandi temi, le principali caratteristiche del nuovo capitolato d'oneri il cui decreto di approvazione, una volta registrato dalla Corte dei conti, sarà pienamente vigente e i prefetti dovranno applicarne i contenuti, ferme restando le convenzioni già stipulate che potranno giungere alla scadenza naturale.
Solo allora si potranno valutare gli effetti delle novità e soprattutto quante saranno le offerte in occasione dei bandi di gara. Già ora da più parti si dubita che molti saranno i soggetti economici interessati a partecipare a condizioni così limitate, soprattutto per la fissazione dei costi standard, che lasceranno pochi margini per presentare offerte concorrenziali.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©