Amministratori

«Scuole sicure» con 3.115 agenti al lavoro

di Paolo Canaparo

L'operazione «Scuole sicure», avviata dal ministero dell’Interno lo scorso settembre per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti nei luoghi frequentati dagli studenti, è entrata nel vivo.
Il report del Viminale evidenzia che tra novembre e dicembre i servizi svolti dalle Forze di polizia sono stati 1.483 con 3.115 unità impiegate e 71 illeciti contestati - 4 gli arresti - per il sequestro di circa 135 grammi di droghe pesanti e 4 chili e 600 grammi leggere.
Negli stessi mesi, la Polizia locale è invece intervenuta 2.363 volte impiegando 1.508 unità: lleciti rilevati 304, sequestrati circa 424 grammi di droghe leggere (marijuana e hashish).
In forma congiunta, poi, i servizi più numerosi sono stati effettuati a Bari (76) e a Firenze (18), con l'impiego di complessive 181 unità di personale.
Le scuole interessate 207 a novembre e 249 a dicembre, tra Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Padova, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona. Roma ha avuto quasi un terzo delle risorse stanziate a livello nazionale: con i suoi 3 milioni di residenti riceverà quasi 725mila euro. A seguire Milano con 345mila euro e Napoli 245mila euro, Torino 223mila e Palermo 169mila e così via fino a Trieste, che con i suoi 205mila abitanti incasserà poco più di 51mila euro.

Le iniziative locali
Impulso alle iniziative locali dovrebbe arrivare dall’imminente trasferimento di risorse ai Comuni da parte del dipartimento della Pubblica Sicurezza per acquistare attrezzature e apparati tecnologici che utilizzeranno le «municipali», per assumere personale a tempo determinato, impiegare unità cinofile e addestrare gli operatori. Prevista anche la realizzazione di impianti di videosorveglianza, l'acquisto di attrezzature e sistemi di localizzazione e l'organizzazione di campagne educative.
Nella consapevolezza del ruolo fondamentale che i Comuni possono svolgere e nell’ottica di una strategia complessiva sul territorio, il ministero dell'Interno, in linea anche con l'esperienza positivamente sperimentata la scorsa estate con l'operazione «Spiagge sicure», ha messo a disposizione 2,5 milioni per sostenere sul piano finanziario le specifiche iniziative delle amministrazioni locali, a integrazione di quelle messe in campo dalle Forze di polizia. I comuni destinatari dei finanziamenti sono stati individuati tra quelli che contano più di 200mila abitanti. Un’estensione della platea dei enti locali interessati potrà avvenire con l'utilizzazione delle risorse del Fondo per la sicurezza urbana istituito dal decreto sicurezza e immigrazione e stabilizzato e finanziato in maniera significativa dalla legge di Bilancio 2019.

Il contrasto alle piazze di spaccio
Il pugno duro contro lo spaccio di stupefacenti vicino alle scuole comprende l’adozione del Daspo urbano, misura contenuta negli indirizzi già impartiti agli enti locali con le «Linee guida sulla sicurezza urbana» e già adottata da diversi sindaci anche per altre problematiche di interesse e sicurezza pubblica.
Nella direttiva che ha definito i contenuti dell'operazione Scuole sicure, infatti, è stata inclusa la raccomandazione ai Comuni affinché, nell'ambito dei regolamenti, individuino gli istituti fra i luoghi dove applicare il Daspo, consentendo così l'allontanamento di chi è sorpreso a vendere stupefacenti.
L’azione di contrasto alle droghe attraverso un maggiore coordinameto delle forze di polizia sul territorio, si ricorda infine, è stata oggetto di una direttiva del ministro Salvini di fine novembre sulle «piazze di spaccio».

Il report

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