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A 100 Comuni costieri 4,2 milioni dall'operazione Spiagge sicure 2019

di Paolo Canaparo

Sono 100 i Comuni costieri ammessi a partecipare all'operazione Spiagge sicure 2019, che beneficeranno di un finanziamento di 42mila euro ciascuno sulla base di un progetto finalizzato alla prevenzione e al contrasto dell'abusivismo commerciale e della contraffazione, da presentare alla prefettura entro il prossimo 15 aprile (circolare gabinetto del ministero dell'Interno 27 febbraio 2019).
Si ripete così, ma in scala maggiorata, l'operazione che l'estate scorsa aveva messo a disposizione degli enti locali litoranei 2,4 milioni nel periodo di massima affluenza turistica, a valere sul fondo unico giustizia. Con l'istituzione del fondo per la sicurezza urbana (articolo 35-quater del Dl 113/2018, convertito dalla legge 132/2018), finanziato con la legge di bilancio, ai Comuni costieri sono destinati quest'anno 4,2 milioni (pari al 14% della dotazione complessiva del fondo per il 2019).

L'assegnazione delle risorse
Spiagge sicure 2019 prevede una contribuzione massima statale riconosciuta a ciascun Comune beneficiario ridotta da 50 a 42mila euro. Una leggera contrazione del singolo beneficio che, però, insieme al significativo incremento delle risorse complessive a disposizione, consentirà di finanziare 100 amministrazioni, a fronte delle 54 premiate l'anno passato. Nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, tali enti sono stati individuati sulla base del numero di presenze nelle strutture ricettive in base ai dati Istat relativi al 2017 che presentino queste caratteristiche:
a) ubicazione del centro urbano o di una o più frazioni sulla costa;
b) non essere capoluogo di Provincia;
c) popolazione non superiore a 50mila abitanti (al 31 dicembre 2018);
d) non aver usufruito di contributi per iniziative analoghe promosse dal ministero dell'Interno o per altre iniziative previste dal decreto interministeriale 18 dicembre 2018.
Soppresso, inoltre, il limite massimo di tre Comuni finanziabili in ciascuna Provincia che lo scorso anno aveva generato alcuni equivoci. Si è aggiunta l'esclusione dal beneficio dei Comuni che hanno ricevuto il contributo lo scorso anno. L'obiettivo evidente è quello di coinvolgere più enti nella lotta all'abusivismo commerciale e alla contraffazione. Sono invece state confermate le preclusioni verso i Comuni capoluogo di Provincia e quelli con più di 50 mila abitanti.

La presentazione dei progetti locali
Scelti sulla base dei dati Istat relativi alle presenze nelle strutture ricettive nel 2017, sono stati premiati dalla distribuzione 25 enti locali al Nord, 25 al Centro e 50 al Sud e nelle Isole.
Le domande di accesso ai contributi potranno essere prodotte entro il 15 aprile, corredandole con una scheda progettuale riferita al periodo 15 giugno-15 settembre, in cui vanno illustrate le misure che si intendono adottare e specificati, nel dettaglio, i mezzi e il personale da impiegare, le aree del territorio interessate nonché i relativi costi.
Tra le azioni cui può essere destinato il contributo, si segnalano l'assunzione di personale della Polizia locale a tempo determinato, le prestazioni di lavoro straordinario da parte del personale di Polizia locale, l'acquisto di mezzi e attrezzature e la promozione di campagne informative volte ad accrescere fra i consumatori la consapevolezza dei danni derivanti dall'acquisto di prodotti contraffatti. Nel rispetto delle disposizioni di carattere finanziario-contabile degli enti locali, il contributo può essere utilizzato sia a copertura delle spese correnti che di quelle d'investimento.
L'istruttoria delle istanze presentate deve concludersi improrogabilmente entro il 15 maggio. La prefettura e il Comune, a garanzia degli impegni assunti, stipuleranno uno specifico protocollo d'intesa. Per quelle prefetture che abbiano già sottoscritto protocolli o altri accordi in tema di prevenzione e contrasto dell'abusivismo commerciale e della contraffazione, gli impegni correlati alla nuova progettualità possono essere definiti all'interno di un atto aggiuntivo. Il protocollo dovrà anche contemplare l'impegno del Comune a produrre specifici report quindicinali sull'attività svolta, a partire dal 1° luglio e, di seguito, il 16 luglio, il 1° e il 16 agosto, il 1° e il 16 settembre, nonché una relazione finale sugli esiti dell'iniziativa, corredata dal rendiconto economico-finanziario della gestione e dalla documentazione di spesa.

La circolare Interno del 27 febbraio 2019

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