Amministratori

Lotta agli incendi boschivi, il piano per Regioni ed enti locali

di Alessandro Vitiello

Con la «lettera di raccomandazioni» del 13 giugno diretta ai Governatori regionali, all'Associazione nazionale dei Comuni e all'Unione delle Province, si è aperta ufficialmente la campagna estiva antincendio 2019 (dal 15 giugno al 30 settembre). Che quest'anno è stata «anticipata» da un comunicato nel quale sempre il capo del governo, dopo aver dato conto degli ottimi risultati ottenuti nell'estate dello scorso anno (diminuzione del 90% delle richieste d'intervento), ha esortato i vertici delle amministrazioni regionali ad aggiornare il piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, che per legge va «revisionato» ogni anno, e quindi a essere «attivi nell'organizzare i propri sistemi antincendio boschivo, sia in termini di risorse umane che di mezzi terrestri e aerei» nel modo più efficiente possibile «avendo prioritaria la salvaguardia della vita, dell'integrità fisica, dei beni, degli insediamenti, degli animali e dell'ambiente in generale».

Le raccomandazioni per l'estate 2019
Dopo aver richiamato il calo degli incendi della scorsa estate, nel comunicato del 13 giugno il premier ammonisce i Governatori sulla necessità di tenere alta la guardia, in quanto le condizioni climatiche delle ultime settimane avrebbero «predisposto al passaggio del fuoco» molti territori del nostro Paese.
È nell'azione sinergica di tutte le componenti operative (amministratori regionali e locali, forze armate e di polizia, protezione civile e associazioni private), secondo Conte, la chiave per combattere efficacemente la piaga degli incendi estivi. Unitamente al coinvolgimento dei cittadini nell'azione di contrasto, attraverso attività di sensibilizzazione e promozione della cultura della protezione civile e delle corrette norme di comportamento per salvaguradare l'ambiente. Perché gli incendi boschivi hanno «una matrice prettamente antropica».
E quindi: condivisione di dati e informazioni climatiche tra sale operative, monitoraggio costante dei rischi potenzali, formazione del personale, coordinamento tra flotte aeree di pronto intervento, sensibilizzazione presso gli aeroclub ad addestrare i piloti privati ad avvistare gli incendi, gemellagi tra Regioni ed enti limitrofi, mappatura delle fonti idriche, stimolo alla istituzione o all'aggiornamento del Catasto incendi nel Comuni, manifestazioni promozionali e produzione di materiale divulgativo.

L'allegato operativo
I suggerimenti della Protezione civile ripetono sostanzialmente quanto già raccomandato gli anni scorsi: prevenzione e previsione, pianificazione, coordinamento delle attività nelle situazioni di emergenza.
Sarà sempre utile fare riferimento al bollettino incendi e al modello previsionale sviluppato dalla Protezione civile. L'impulso a verificare il buono stato delle infrastrutture ai diversi soggetti proprietari e/o gestori dovrà provenire dalle amministrazioni territoriali. E se le Regioni hanno le maggiori responsabilità, perché a esse compete l'organizzazione e la gestione della «risposta immediata» all'evento indesiderato, essendo la competenza dello Stato in questa materia solo residuale, nella guerra agli incendi boschivi sono arruolati anche i Comuni, le società che gestiscono infrastrutture e gli stessi cittadini, attraverso la partecipazione ad attività di volontariato.
Ai Comuni, in particolare, è ricordata l'importanza di istituire e/o aggiornare il «catasto dei soprassuoli percorsi da incendio» (catasto incendi, legge 353/2000), strumento indispensabile per impedire sul nascere i progetti criminali che partendo dal provocare incendi boschivi dolosi mirano ad acquisire aree potenzialmente utilizzabili per speculazioni edilizie o di altro genere. Ma, come
L'efficace coordinamento di chi gestisce le emergenze e gli eventuali interventi, dal livello locale, poi regionale, sino a quello statale è poi indicato dalla Protezione civile come per garantire la migliore delle attività di contrasto agli incendi. In questo senso è essenziale assicurare il continuo collegamento tra tra le sale operative unificate permanenti (Soup), quelle operative regionali di protezione civile, se non ancora integrate, il centro operativo aereo unificato (Coau) e la sala situazione Italia del dipartimento. Ciò, infatti, garantisce la conoscenza delle richieste di concorso aereo e il costante aggiornamento sulla situazione a livello regionale delle emergenze.

Il comunicato del presidente del consiglio del 13 giugno 2019

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