Lotta agli incendi boschivi, il piano per Regioni ed enti locali
Con la «lettera di raccomandazioni» del 13 giugno diretta ai Governatori regionali, all'Associazione nazionale dei Comuni e all'Unione delle Province, si è aperta ufficialmente la campagna estiva antincendio 2019 (dal 15 giugno al 30 settembre). Che quest'anno è stata «anticipata» da un comunicato nel quale sempre il capo del governo, dopo aver dato conto degli ottimi risultati ottenuti nell'estate dello scorso anno (diminuzione del 90% delle richieste d'intervento), ha esortato i vertici delle amministrazioni regionali ad aggiornare il piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, che per legge va «revisionato» ogni anno, e quindi a essere «attivi nell'organizzare i propri sistemi antincendio boschivo, sia in termini di risorse umane che di mezzi terrestri e aerei» nel modo più efficiente possibile «avendo prioritaria la salvaguardia della vita, dell'integrità fisica, dei beni, degli insediamenti, degli animali e dell'ambiente in generale».
Le raccomandazioni per l'estate 2019
Dopo aver richiamato il calo degli incendi della scorsa estate, nel comunicato del 13 giugno il premier ammonisce i Governatori sulla necessità di tenere alta la guardia, in quanto le condizioni climatiche delle ultime settimane avrebbero «predisposto al passaggio del fuoco» molti territori del nostro Paese.
È nell'azione sinergica di tutte le componenti operative (amministratori regionali e locali, forze armate e di polizia, protezione civile e associazioni private), secondo Conte, la chiave per combattere efficacemente la piaga degli incendi estivi. Unitamente al coinvolgimento dei cittadini nell'azione di contrasto, attraverso attività di sensibilizzazione e promozione della cultura della protezione civile e delle corrette norme di comportamento per salvaguradare l'ambiente. Perché gli incendi boschivi hanno «una matrice prettamente antropica».
E quindi: condivisione di dati e informazioni climatiche tra sale operative, monitoraggio costante dei rischi potenzali, formazione del personale, coordinamento tra flotte aeree di pronto intervento, sensibilizzazione presso gli aeroclub ad addestrare i piloti privati ad avvistare gli incendi, gemellagi tra Regioni ed enti limitrofi, mappatura delle fonti idriche, stimolo alla istituzione o all'aggiornamento del Catasto incendi nel Comuni, manifestazioni promozionali e produzione di materiale divulgativo.
L'allegato operativo
I suggerimenti della Protezione civile ripetono sostanzialmente quanto già raccomandato gli anni scorsi: prevenzione e previsione, pianificazione, coordinamento delle attività nelle situazioni di emergenza.
Sarà sempre utile fare riferimento al bollettino incendi e al modello previsionale sviluppato dalla Protezione civile. L'impulso a verificare il buono stato delle infrastrutture ai diversi soggetti proprietari e/o gestori dovrà provenire dalle amministrazioni territoriali. E se le Regioni hanno le maggiori responsabilità, perché a esse compete l'organizzazione e la gestione della «risposta immediata» all'evento indesiderato, essendo la competenza dello Stato in questa materia solo residuale, nella guerra agli incendi boschivi sono arruolati anche i Comuni, le società che gestiscono infrastrutture e gli stessi cittadini, attraverso la partecipazione ad attività di volontariato.
Ai Comuni, in particolare, è ricordata l'importanza di istituire e/o aggiornare il «catasto dei soprassuoli percorsi da incendio» (catasto incendi, legge 353/2000), strumento indispensabile per impedire sul nascere i progetti criminali che partendo dal provocare incendi boschivi dolosi mirano ad acquisire aree potenzialmente utilizzabili per speculazioni edilizie o di altro genere. Ma, come
L'efficace coordinamento di chi gestisce le emergenze e gli eventuali interventi, dal livello locale, poi regionale, sino a quello statale è poi indicato dalla Protezione civile come per garantire la migliore delle attività di contrasto agli incendi. In questo senso è essenziale assicurare il continuo collegamento tra tra le sale operative unificate permanenti (Soup), quelle operative regionali di protezione civile, se non ancora integrate, il centro operativo aereo unificato (Coau) e la sala situazione Italia del dipartimento. Ciò, infatti, garantisce la conoscenza delle richieste di concorso aereo e il costante aggiornamento sulla situazione a livello regionale delle emergenze.
Il comunicato del presidente del consiglio del 13 giugno 2019
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di Ettore Jorio