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Fondo povertà, intesa in Conferenza unificata - 297 milioni destinati a Regioni ed enti locali

di Daniela Casciola

Intesa Stato-Regioni-Enti locali, in Conferenza unificata, ieri, sul decreto di riparto della quota di risorse del «Fondo povertà» destinata al finanziamento dei servizi territoriali e per l'adozione del piano per gli interventi e i servizi di contrasto alla povertà per il 2018.

Il provvedimento che da un lato definisce le risorse per un triennio, dall'altro fa partire il primo piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà, prevedendo 297 milioni di euro per il 2018, 347 nel 2019 e 470 nel 2020.

Le somme stanziate - 272 milioni per il 2018 - serviranno in gran parte al finanziamento dei servizi per l'accesso al Reddito di inclusione (Rei) con l'obiettivo di identificare sul territorio i bisogni veri dei nuclei familiari e per individuare i sostegni necessari per i progetti personalizzati.

20 milioni finanzieranno interventi specifici e servizi in favore delle persone in condizione di povertà estrema e senza dimora da utilizzare secondo l'approccio del cosiddetto housing first, un modello strategico integrato di intervento dei servizi sociali che pone la casa come prima soluzione ai problemi di chi vive in strada.

5 milioni finanzieranno invece, in via sperimentale, interventi in favore di coloro che al compimento della maggiore età, vivano fuori dalla famiglia di origine sulla base di un provvedimento dell'autorità giudiziaria e serviranno anche a prevenire condizioni di povertà, permettendo loro di completare il percorso di crescita verso l'autonomia. Un intervento volto a prevenire le condizioni di povertà e a fornire ai ragazzi in condizioni di fragilità strumenti utili a completare il percorso di crescita verso l'autonomia.

La ripartizione delle risorse

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