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Carte d’identità elettroniche «difettate», il Viminale corre ai ripari

di Daniela Casciola

299.400 carte d'identità elettroniche valide per l'espatrio «difettate». Con la circolare n. 9/2018, il Viminale corre ai ripari dopo che, a seguito di una verifica dei processi di produzione, è venuto fuori che alcune Cie presentavano un difetto nel chip: questo contiene una data di emissione diversa da quella correttamente riportata sul fronte del documento.
Comunicazione immediata alle frontiere dei numeri seriali che presentano problemi, comunicazione personalizzata ai cittadini interessati, informativa ai Comuni e descrizione della procedura straordinaria da seguire. Queste le attività già intraprese dal ministero dell'Interno per gestire al meglio la situazione.

Il problema
L'anomalia non invalida l'uso della carta quale documento di identità fisica e digitale, ma potrebbe generare rilievi in sede di controllo alle frontiere, che sono state già avvisate dell'accaduto. Per questo motivo ogni cittadino potrà verificare se la propria carta è tra quelle «difettose» accedendo al sito http://www.cartaidentita.interno.gov.it/verifica-cie/ e, in caso affermativo, avrà la possibilità di sostituirla gratuitamente recandosi al proprio Comune di residenza.

L’intervento dell’Anci
I sindaci dei Comuni coinvolti sono già stati informati con lettera del presidente dell'Anci che, appena avuta notizia della circostanza, ha richiesto formalmente al ministero dell'Interno di approntare tutte le misure di urgenza opportune per evitare disagi e aggravi di costi ai cittadini e ai Comuni:

La circolare del ministero dell’Interno n. 9/2018

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