Amministratori

Licei musicali, le attività di ascolto non possono superare la pratica

di Gianni La Banca

Nell’ambito dei licei musicali, le ore di interpretazione (attività pratica) non possono essere quantitativamente inferiori rispetto all’attività (pratica) di ascolto, in quanto ciò violerebbe la normativa dettata proprio dalla legge di istituzione dei licei musicali. Così ha affermato il Consiglio di Stato con la sentenza n. 3409/2018.

I fatti di causa
Alcuni genitori degli alunni d’un liceo musicale hanno impugnato la nota Miur n. 21315/2017, evidenziando la riduzione dell’offerta formativa.
L’Organo Giudiziario, in primo grado, accoglieva il ricorso ritenendo illegittima la decurtazione di un’ora d’insegnamento frontale di «strumento 1», non prevedendo la vigente normativa alcuna ora di «ascolto» nella disciplina «Esecuzione e interpretazione» e, soprattutto, che l’attività di ascolto non può prevalere, in termini di ore d’insegnamento, rispetto alle attività tecnico-pratiche.
Infine, precisava che l’ascolto non è riconducibile all’insegnamento dell’interpretazione, neppure sotto il profilo della corretta postura dell’esecutore e della singola esecuzione e, in tale ottica, la carenza della dotazione organica dei docenti non costituisce idonea ragione per giustificare la scelta di non rispettare il piano di studi e di ore sancito dal Dpr 89/2010.

Il quadro normativo
L’articolo 7 del Dpr n. 89/2010, ha istituito i licei musicali e coreutici, prevedendo l’orario annuale delle attività e degli insegnamenti per tutti gli studenti; il relativo all. E), dal canto suo, ha definito il piano di studi del liceo musicale, assegnando alla materia «Esecuzione e interpretazione» ore 99/a per il primo biennio e ore 66/a per i restanti tre anni del corso di studi.
Con la nota n. 21315/2017, il Miur, ha stabilito per i licei musicali, con riguardo all’insegnamento di «strumento» per ogni sezione nei cinque anni di corso, l’attivazione nel complesso di ore 6/a per «strumento 1» e ore 4/a per «strumento 2» per ciascun alunno, nel limite massimo di 27 alunni per ogni classe della stessa sezione.
In tal modo, siffatta scelta s’è risolta, relativamente alla materia «Esecuzione e interpretazione» per il 1° strumento musicale, nella trasformazione di un’ora di esecuzione in un’ora di ascolto dell’attività didattica eseguita da altro studente.

L’errata tesi del Miur
Secondo il Miur è assente, nella disciplina ex Dpr 89/2010 per i licei musicali, una norma che imponga il solo insegnamento frontale ed impedisca di racchiudere pure la funzione didattica di ascolto dello strumento nella materia «Esecuzione e interpretazione» per il I strumento.
Ma la tesi è infondata per un duplice ordine di ragioni.
Per un verso, si deve tenere conto del piano degli studi recato, in modo esaustivo ed anche con la puntigliosa indicazione del monte ore spettante a ciascuna materia d’insegnamento in detti licei e per tutto il corso dei relativi studi, dalla citata fonte regolamentare, la quale non ha attribuito all’Amministrazione poteri discrezionali con cui si incida sulle sue disposizioni.
Per altro verso, rileva il predefinito orario delle lezioni di cui all’all. E) al Dpr 89/2010, sicché non può l’Amministrazione modificarlo, neanche in sede di determinazione delle dotazioni dell’organico di diritto del personale docente (per ragioni di spesa pubblica), sostituendo l’insegnamento dello strumento.
Pur se l’offerta formativa deve tenere conto delle risorse pubbliche disponibili, deve trovare applicazione la norma regolamentare, cagionandosi altrimenti un vulnus al diritto allo studio (anche sotto il profilo della scelta del modello scolastico preferibile).
In base alla normativa vigente, l’attività di ascolto non può prevalere, in termini di ore d’insegnamento, rispetto alle attività tecnico-pratiche: di per sé solo, l’ascolto non è direttamente riconducibile all’insegnamento dell’interpretazione, costituendone al più una delle possibili scelte libere del metodo didattico da parte del docente che, nel contesto, può trovare di volta in volta ove e in che modo allocare la funzione dell’ascolto.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©