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Fascicolo sanitario elettronico, completato il percorso di adesione delle Regioni

di Alessandro Vitiello

L'ultima arrivata è la Calabria, ma ora tutte le Regioni italiane sono agganciate all'infrastruttura nazionale che abilita l'utilizzo del fascicolo sanitario elettronico. Alla realizzazione di un punto di accesso unico e centralizzato al Fse, intanto, secondo una logica once only sta lavorando alacremente l'Agenzia per l'Italia digitale (comunicato on line di ieri).
Si lavora, inoltre, sulle questioni che riguardano la protezione dei dati e i criteri di sicurezza, per rendere fruibili i dati e i documenti sanitari in ogni Regione italiana. Quindi per rendere disponibili nuove funzionalità e incentivare l'utilizzo del fascicolo da parte dei cittadini e delle strutture sanitarie.

La circolare Agid n. 3/2019
Il punto unico di accesso al fascicolo sanitario elettronico è previsto dalla circolare n. 3/2019, con la quale l'Agid, in attuazione del decreto Economia del 4 agosto 2017, attraverso il portale nazionale ha aggiunto un importante tassello al tema dell'interoperabilità.
Atenticandosi con Spid, i cittadini potranno consultare la propria storia sanitaria in qualsiasi momento.
La circolare ha definito le specifiche tecniche alle quali dovranno uniformarsi le Regioni per dialogare con l'infrastruttura centrale e permettere ai cittadini di accedere ai propri fascicoli sanitari. L'entrata in funzione della nuova modalità di accesso unica avviene una volta conclusa la fase di test da parte delle Regioni, iniziata a ottobre.
Sarà così superata l'attuale frammentazione, sebbene per ora è previsto che il cittadino possa consultare il proprio fascicolo esclusivamente dal punto di accesso della propria Regione e, trasferendosi, potrebbe trovarsi in difficoltà o nell'impossibilità di accedere al fascicolo, ove non avesse dichiarato formalmente il cambio di residenza o si fosse trasferito in uno Stato estero.
Ecco perché nel prossimo futuro il sistema nazionale Fse punta a permettere una continuità di servizio, secondo una logica once only, principio fondamentale dell'ultimo piano triennale per l'informatica nella PA, in base al quale le informazioni ai cittadini andrebbero richieste una volta sola.

Il fascicolo elettronico
Attualmente il fascicolo elettronico può raccogliere diversi documenti sanitari: il profilo sanitario del paziente, i referti medici, i verbali di pronto soccorso, le lettere di dimissione, i dossier farmaceutici e il consenso o diniego alla donazione degli organi e tessuti. In alcune Regioni è possibile raccogliere i bilanci di salute, i programmi di assistenza domiciliare, i piani diagnostico terapeutici, i certificati medici, le vaccinazioni ed altri.
Per incrementare l'offerta di servizi è necessario che le strutture sanitarie completino il proc esso di alimentazione del fascicolo coerentemente agli standard definiti a livello nazionale e che i cittadini diano il proprio consenso all'attivazione.
L'obiettivo finale - in prospettiva - è trasformare il fascicolo nello strumento cardine per abilitare nuovi percorsi di cura e prevenzione personalizzati, soprattutto per i malati cronici e gli anziani, anche con l'utilizzo di strumenti di telemedicina.

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