Amministratori

Coronavirus/11 - Costi socio assistenziali pesanti a carico dei Comuni per gestire gli irregolari

di Mimma Amoroso

Regolarizzazione e sanatoria per gli immigrati: chi l'avrebbe detto che sarebbe arrivato un momento in cui tali provvedimenti sarebbero stati invocati addirittura attraverso la sottoscrizione di appelli da parte di un gran numero di studiosi, politici, letterati e finanche epidemiologi? Ebbene, è ciò che sta accadendo in questi giorni.
Fino a poco tempo fa, parlare di regolarizzazione sarebbe parsa un'operazione suicida da parte del Governo ed è per questo che, nonostante gli effetti devastanti dei provvedimenti restrittivi varati negli ultimi due anni ad opera di Matteo Salvini, il ministro dell'Interno Lamorgese non si è mai sbilanciata troppo, pur considerando seriamente la necessità di consentire a tanti stranieri richiedenti asilo rimasti privi di permesso di soggiorno – soprattutto in seguito all'abrogazione del permesso per motivi umanitari - di rimanere stabilmente in Italia.

L'epidemia
Ora l'epidemia da Covid 19 ha messo alla luce una serie di fattori.
Anzitutto la necessità di consentire la prosecuzione di attività essenziali come quello della filiera alimentare che parte dalla raccolta di frutta e verdura, la cura degli animali da allevamento, la coltivazione della terra. Si tratta di attività che si basano troppo spesso sul lavoro degli immigrati impiegati in nero e che, con il lockdown, hanno dovuto rimanere nelle proprie abitazioni (per i pochi fortunati che dispongono di un alloggio degno di questo nome) non potendo dimostrare di doversi recare a lavoro o non sono potuti rientrare in Italia in coincidenza con la stagione della raccolta. Tale fenomeno ha messo in crisi i produttori e ha evidenziato come il settore dipenda essenzialmente da questo tipo di forza lavoro, la cui irregolarità è intollerabile.
Lo stesso può dirsi per le colf e badanti, altra categoria essenziale per le nostre famiglie troppo spesso impiegata irregolarmente , a volte anche perché prive di regolare permesso di soggiorno non possono essere assunte.
A queste ragioni, però, se ne aggiunge un'altra, che è proprio legata all'uscita dall'emergenza sanitaria: gli epidemiologi avvertono che se non si estende il rilascio del permesso di soggiorno ai tanti stranieri presenti in Italia irregolarmente, si vanifica la possibilità di adottare nei loro confronti le procedure di prevenzione come l'effettuazione di test sanitari, il tracciamento e il monitoraggio di massa che consentiranno di controllare lo sviluppo di nuovi focolai di infezione.
I fautori della sanatoria ritengono che non sarebbe da trascurare l'aspetto economico poiché la procedura di regolarizzazione è sempre stata soggetta a un contributo che si ritiene possa compensare i costi delle misure di prevenzione sanitaria. Quest'ultima considerazione appare però scarsamente convincente atteso che il contributo non può coprire i costi degli oneri burocratici che portano al rilascio del permesso di soggiorno ed essere anche sufficiente a coprire i costi sanitari.

Nuovo problema per i Comuni
Di certo, con la fine del lockdown, vedremo improvvisamente in circolazione molti stranieri ai quali è stata consentita la permanenza nelle strutture di accoglienza nonostante la scadenza dei presupposti per averne diritto e il problema graverà sui Comuni, che dovranno estendere gli interventi socio assistenziali anche per questa fetta di popolazione, per non considerare il rischio di favorire il proliferare della manovalanza per la criminalità organizzata.
La poliedricità dei temi legati al fenomeno dell'immigrazione, comunque, è tale da richiedere l'attuazione di una politica dell'immigrazione di più ampio respiro, che preveda non solo la stabilizzazione dei lavoratori in nero, ma anche delle serie politiche sociali e abitative che sottraggano dall'emarginazione e dal rischio di proselitismo della criminalità un gran numero di stranieri che diversamente non riusciremmo mai a far espatriare.
Staremo a vedere i provvedimenti che saranno adottati e che ormai paiono improcrastinabili.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©