Amministratori

Gli organismi di valutazione al bilancio dei primi dieci anni

di Gianluca Bertagna e Angelo Maria Savazzi

È giunto il momento di tirare le somme. A dieci anni dall'entrata in vigore del decreto legislativo 150/2009 la necessità di conoscere l'impatto dell'avvio della misurazione e valutazione della performance degli enti pubblici è forte. Per questo motivo, il IV Forum nazionale degli Organismi di Valutazione sarà tutto dedicato all'analisi dello stato delle cose con uno sguardo verso il futuro, dove le sfide per una pubblica amministrazione efficiente ed efficace sono sempre più importanti.

Regole e obiettivi
Gli Oiv, che nell'attuale configurazione sono stati disciplinati con la riforma “Brunetta”, e che con la riforma Madia, sfociata nel Dlgs 74/2017, hanno subito un significativo ampliamento del perimetro di operatività e delle connesse responsabilità, si incontrano, quindi, a Roma in un confronto a più voci che vedrà impegnati il 10 giugno componenti del governo, giuslavoristi, componenti degli organismi politici di vertice delle amministrazioni, direttori generali, dirigenti delle strutture di supporto, esperti in materia lavoro pubblico, dirigenti del Dipartimento della funzione pubblica e componenti di Organismi e Nuclei di valutazione. Il IV forum nazionale degli Organismi indipendenti di valutazione si domanda, a 10 anni dall'entrata in vigore del Dlgs 150/2009, se gli obiettivi della riforma siano stati o meno raggiunti, sviluppando l'argomento da tre punti di vista diversi con i quali gli esperti proveranno a confrontarsi in modo serrato: il punto di vista di chi amministra, le attese del top management delle amministrazioni dalla valutazione delle performance, la possibilità di armonizzare i sistemi valutativi.

Il giudizio della politica
La prima sessione sarà un confronto a più voci che vedrà coinvolti politici impegnati in prima persona in diversi ruoli istituzionali: il viceministro Garavaglia che in passato ha rivestito il ruolo di assessore al Bilancio nella giunta regionale della Lombardia, il sottosegretario alla Funzione pubblica Fantinati, il deputato Viscomi, giuslavorista, che in passato è stato vicepresidente della Giunta regionale della Calabria, il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna, e Gianni Lemmetti, assessore di Roma Capitale. Ai partecipanti verrà richiesto di esprimersi sulle attese del vertice politico delle amministrazioni dai sistemi valutativi e se queste attese, a dieci anni dalla riforma, siano state rispettate e cosa ci aspetta nel futuro. La sessione vuole anche interrogarsi sul ruolo del vertice politico delle amministrazioni e cioè se sia stato in grado di indirizzare nella giusta direzione la performance organizzativa e individuale, di utilizzare al meglio le potenzialità sottese alla misurazione e valutazione e di ha contribuire al superamento della logica meramente adempimentale e difensiva della valutazione.

Parola ai manager
Nella seconda sessione il confronto interesserà il top management di alcune amministrazioni: il direttore generale della Regione Emilia Romagna, Raphael Frieri, il direttore generale del comune di Parma, Marco Giorgi, il direttore generale di Roma Capitale, Franco Giampaoletti, il direttore generale del comune di Piacenza, Roberto Gerardi. Il confronto, cui parteciperanno anche Bruno Susio, Presidente Oiv di Roma Capitale, e Alessandra Pioggia, Presidente Oiv della regione Umbria, verterà sul ruolo del top management e sull'importanza della leva valutativa nel contesto della gestione delle risorse umane. Sarà interessante conoscere il punto di vista del vertice manageriale delle amministrazioni sullo stato di “salute” dei sistemi valutativi. Anche in questo caso vi saranno utili spunti di riflessione circa l'esigenza che la valutazione diventi uno strumento attraverso il quale si sviluppi adeguatamente la componente manageriale e di gestione delle risorse umane, per non continuare ad essere avvertita quale mero adempimento funzionale esclusivamente a legittimare la “corretta” distribuzione dei sistemi incentivanti: il ruolo e il posizionamento degli Oiv, nonché la presenza di strutture adeguate al governo del ciclo valutativo sono, in tale contesto, assolutamente imprescindibili, ovviamente tenendo conto della complessità dimensionale e organizzativa degli enti.

Sistemi da armonizzare
Nell'ambito della terza sessione si affronterà l'interessante tema sulla possibilità di armonizzare i sistemi valutativi che ampliano le proprie finalità vengono a trovarsi con implementazioni diversificate e con l'utilizzo di metriche differenti che rendono gli esiti finali molto diversi e spesso anche incomparabili con il rischio di minare complessivamente la credibilità complessiva dei sistemi valutativi. Al confronto sono chiamati Francesca Iezzi e Liberato Russo, dirigenti delle strutture tecniche di supporto agli Oiv della regione Abruzzo e della regione Campania, Maurizio Priolo, segretario generale del Consiglio regionale della Calabria, cui si uniranno esperti di sistemi valutativi e componenti di organismi di valutazione. Il difficile compito di sintetizzare le riflessioni conclusione e definire le prospettive strategiche sui filoni trattati dalle tre sessioni è affidato a Stefania Tagliabue, dirigente del Comune di Cesena, che proverà a tracciare una linea comune tra il ruolo del vertice politico, il ruolo del top management delle amministrazioni e la funzione importante delle strutture di supporto agli organismi di valutazione sia in chiave storica, a 10 anni dal Dlgs 150/2009, e sia nella prospettiva di un cambiamento radicale di approccio.

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