Fisco e contabilità

Coronavirus/4 - Tari, Anutel chiede una proroga a tutto campo

di Giuseppe Debenedetto

Le affermazioni dell'Arera contenute nel comunicato del 24 marzo scorso (si veda Il Quotidiano degli enti locali e della Pa del 25 marzo) destano preoccupazione per gli addetti ai lavori e creano confusione in una situazione peraltro di emergenza e di difficoltà gestionale in un settore rilevante per le entrate locali, quale quello della Tari. Lo ha reso noto l'Anutel (associazione nazionale uffici tributi enti locali) in un comunicato del 25 marzo scorso, inviato all'Arera e ai Ministri dell'Interno, dell'Economia e delle Finanze e dell'Ambiente.

L'Associazione fa presente di aver più volte chiesto di rinviare il processo di regolazione del mercato, per una sua compiuta condivisione che tenesse conto delle molteplici difficoltà operative sorte in relazione al nuovo metodo tariffario (Mtr) disciplinato con la deliberazione Arera n. 443/2019.

Con il Dl 18/2020 il legislatore è intervenuto differendo al 30 giugno il termine per l'approvazione del piano finanziario e delle tariffe Tari, consentendo in alternativa di approvare le stesse tariffe del 2019 nelle more dell'adozione del Pef che deve comunque avvenire entro il 31 dicembre 2020.

L'Arera ha però criticato l'intervento legislativo affermando che la duplice deroga, sia alla copertura dei costi e sia alla corretta applicazione dei calcoli per la loro determinazione, può rappresentare un mandato generico a replicare i corrispettivi dello scorso anno.

Per l'Anutel si tratta di un'affermazione che desta preoccupazione in sede di applicazione di una disposizione che interviene a tutela di una situazione eccezionale e intende facilitare l'attuazione di una disciplina molto complessa. Peraltro non si intravedono «mandati generici» ma una semplice deroga, che individua anche il meccanismo sostitutivo che dovrebbe comportare, da parte dell'Autorità, una revisione del Mtr che vada a prevedere le modalità di riparto del differenziale, emergente dal raffronto tra i dati indicati nel Pef 2019 riproposto nell'anno 2020 e quelli risultanti dal Pef 2020 ricalcolato secondo le previsioni del Mtr.

Crea inoltre confusione l'affermazione di Arera secondo cui quanto previsto dal legislatore consentirebbe di «replicare i corrispettivi dello scorso anno indipendentemente dalla situazione attuale e dalle necessarie verifiche sul costo delle attività da svolgere» dal momento che proprio una delle enormi criticità segnalate in ordine all'applicazione del Mtr è rappresentata dalla individuazione di costi slegati dalla reale situazione che l'ente si trova ad affrontare in termini di servizio.

Non solo. Legislatore e Arera hanno tralasciato alcune rilevanti problematiche nell'attuazione del prelievo Tari. In primo luogo la difficoltà per i Comuni di procedere all'invio degli avvisi di pagamento della Tari e la difficoltà per i contribuenti di effettuare il pagamento. In secondo luogo, il problema dell'applicazione delle tariffe in relazione agli esercizi la cui attività risulta essere sospesa o limitata per legge.
L'Anutel rinnova comunque la disponibilità a fornire il proprio contributo.

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