Fisco e contabilità

Decreto Rilancio, fondo e fondini di parte corrente a favore degli enti locali

di Elena Brunetto (*) - Rubrica a cura di Anutel

L'emergenza sanitaria di questi mesi sta mettendo a dura prova i bilanci degli enti locali, che si trovano nella difficile situazione che li vede da un lato impegnati a garantire la ripresa delle attività economiche sui territori e il sostegno sociale alle famiglie e dall'altro a fronteggiare la drastica riduzione delle proprie entrate, non solo tributarie.

Il Dl 34/2020 (Rilancio) ha cercato di dare una prima risposta ad entrambi i problemi attraverso l'istituzione di alcuni stanziamenti specifici e di un Fondo generale di 3,5 miliardi, di cui 3 destinati ai Comuni.

Questo fondo, che gli enti ritengono insufficiente a coprire tutte le minori entrate, oltre alla sua entità presenta però seri problemi contabili per gli equilibri di bilancio. In particolare per la norma prevede che, a fronte di un primo acconto pari al 30% che verrà versato agli enti nel giro di pochi giorni, entro il termine del 10 di luglio un'apposita commissione debba definirne i criteri di riparto.

E proprio qui sorgono i problemi, in quanto definire i criteri non significa quantificare il fondo medesimo!

Infatti la norma prevede che solo entro giugno del 2021, sulla base di tali criteri, le somme saranno ripartite a conguaglio.

Ciò significa che fino a tale data gli enti non ne conosceranno l'esatta entità, con evidenti problemi sia per la costruzione del bilancio 2020, per chi non avesse ancora provveduto, sia per gli equilibri di bilancio che dovranno essere comunque approvati entro il prossimo 31 luglio.

Inoltre va ricordato che il termine per l'approvazione del rendiconto 2020, al di là di possibili proroghe, risulta fissato al 30 aprile 2021, per il rispetto del quale, considerando deposito, pareri, eccetera i dati contabili devono essere chiusi già ad inizio marzo.

Il Dl 34/2020 ha poi introdotto alcune specifiche norme, in aiuto alla parte corrente del bilancio, quali:
• l'articolo 29 che aumenta di 140 milioni il fondo a sostegno della locazione;
• l'articolo 104 con un incremento di 90 milioni del fondo per la non autosufficienza;
• l'articolo 105 che prevede uno stanziamento di 150 milioni per il finanziamento dei centri estivi e per il contrasto alla povertà educativa;
• l'articolo 107 ove viene data copertura al fondo per il sostegno alimentare alle famiglie pari a 400 milioni, già assegnato sulla base dell'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 658 del 29 marzo 2020;
• l'articolo 177 a copertura dell'esenzione della prima rata Imu per le strutture turistico ricettive, con un fondo stanziato pari a 74,9 milioni;
• l'articolo 180 che stanzia 100 milioni a copertura del minor gettito dell'imposta di soggiorno;
• l'articolo 181 a copertura dell'esenzione per il periodo maggio-ottobre della Tosap/Cosap dei pubblici esercizi.

A questi fondi, vanno aggiunte le risorse già stanziate nel Dl 18/2020 ora convertito dalla legge 27/2020, per gli interventi di sanificazione (70 milioni), per lo straordinario della polizia municipale (10 milioni).

Da questa elencazione è evidente come parte di questi fondi intervengono a finanziare le maggiori spese che gli enti si sono trovati ad affrontare a causa dell'emergenza, mentre i fondi previsti dagli articoli 177, 180 e 181 siano volti a coprire le minori entrate.

La norma prevede per questi ultimi un riparto da effettuarsi con apposito decreto entro 30 gg, ma i numeri hanno già messo in allarme i Comuni secondo i quali i minori gettiti risultano previsti (e in parte già registrati a partire dal mese di marzo) per importi ben superiori agli stanziamenti.

Basti a tal fine pensare che a fronte di 100 milioni complessivamente stanziati per l'imposta di soggiorno il raffronto dei dati Siope del solo mese di aprile (incassi di marzo, considerati i tempi di riversamento agli enti) evidenzia un calo del gettito 2020 rispetto al medesimo periodo del 2019 di circa l'85%, con un minor importo di oltre 25 milioni per un solo mese.

Su tale imposta lo stanziamento complessivo del finanziamento rappresenta poco più del 22% degli incassi totali dell'anno 2019 rilevati dai dati Siope, troppo pochi se si considera la durata del blocco e il crollo del turismo, soprattutto straniero, verso il nostro Paese.

(*) Componente Osservatorio tecnico e docente Anutel

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