Personale

Performance, l'accertamento di un'infrazione disciplinare deve pesare sulla valutazione

di Manuela Sodini

La relazione presentata da Anac lo scorso 7 ottobre nell'ambito del convegno dedicato al tema dell'applicazione del codice di comportamento dei dipendenti pubblici presenta una parte molto interessante che analizza il rapporto tra sistema di valutazione della performance e il codice di comportamento (si veda anche il Quotidiano degli enti locali e della Pa del 10 ottobre).
Ad avviso dell'Autorità, misurazione e valutazione della performance e responsabilità disciplinare hanno funzioni diverse ma anche interconnesse, il sistema di misurazione e valutazione agisce attraverso la leva incentivante legando la premialità al raggiungimento di determinati obiettivi, il secondo opera invece attivando una responsabilità negativa per la violazione degli standard di comportamento attesi. L'abbinamento di questo secondo strumento di orientamento del comportamento al primo sottolinea la specificità del lavoro pubblico, in cui gli obiettivi di buon andamento non possono prescindere dall'imparzialità. Il dipendente nel raggiungimento degli obiettivi programmati deve assicurare uno stile operativo improntato al rispetto della legalità e dell'imparzialità.

Scadenze in vista
Il tema è ancora più interessante se si pensa che fra pochi mesi, esattamente entro il prossimo 31 gennaio, le amministrazioni devono adottare il piano triennale della performance in base all'articolo 10 del Dlgs 150/2009 e, ancorchè il decreto non preveda espressamente un termine, le amministrazioni sono tenute anche all'aggiornamento annuale del proprio sistema di misurazione e valutazione della performance (Smvp). Considerato che il sistema di misurazione e valutazione della performance descrive le regole del gioco, dettagliando fasi, tempi, modalità e soggetti del processo di misurazione e valutazione della performance organizzativa e individuale, sarebbe preferibile che l'aggiornamento del sistema precedesse cronologicamente l'adozione del piano triennale performance in scadenza il prossimo 31 gennaio.

Possibili idee per un coordinamento
Le modalità per realizzare un coordinamento fra codice di comportamento e sistema della performance per Anac possono essere molteplici e nella relazione ne propone alcune. Si potrebbe, ad esempio, agire sulla parte del sistema dedicata ai comportamenti, dove sarebbe opportuno inserire il monitoraggio e la valutazione di comportamenti attesi che declinino positivamente gli obblighi previsti nel codice quali integrità, correttezza, buona fede, proporzionalità, obiettività, trasparenza, equità, ragionevolezza e imparzialità, attraverso l'elaborazione di domande di rilevazione specifiche da inserire nelle schede di comportamento predisposte per ognuno dei livelli di personale dipendente. In questo modo l'elenco dei doveri verrebbe riscattato anche da una loro menzione spesso retorica, incentivando l'adesione allo stile comportamentale richiesto dal codice con premialità che ne promuovono la corretta interpretazione e non solo una mera non violazione.
Potrebbe anche essere valutato l'inserimento di valori soglia rispetto al monitoraggio e la valutazione di specifici doveri, ad esempio, il dipendente che risultasse inadempiente rispetto ai doveri di imparzialità, proporzionalità, trasparenza (l'elenco minimo potrebbe essere deciso dalla singola amministrazione), potrebbe per ciò stesso essere escluso dall'ulteriore fase del sistema, ovvero dell'attribuzione dell'incentivazione economica, e questo al di fuori e indipendentemente dalla valutazione dell'inadempienza in sede disciplinare. In pratica, le amministrazioni potrebbero cogliere questa opportunità, per aggiornare i loro sistemi di misurazione e valutazione prevedendo che l'accertamento di un'infrazione disciplinare incida sulla valutazione, nel senso di impedire un suo apprezzamento positivo, a prescindere dal livello di raggiungimento degli obiettivi.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©