Personale

Coronavirus/3 - Riconosciuta l'indennità di ordine pubblico alle polizie locali

di Gianluca Bertagna e Salvatore Cicala

Anche ai dipendenti della polizia locale è possibile riconoscere, a certe condizioni, l'indennità di ordine pubblico. In questo delicato momento di emergenza nazionale tutte le forze di polizia sono impegnate a eseguire i controlli necessari al rispetto delle limitazioni della circolazione nell'ambito delle disposizioni per il contrasto della diffusione dell'epidemia Covid-19. I comandi delle polizie locali, piccoli e grandi di tutto il territorio italiano, sono stati, pertanto, chiamati a dare il loro prezioso contributo. Contributo tangibile e importante quello dei tanti uomini e donne della polizia locale, tant'è che il Capo della polizia, Franco Gabrielli, ha voluto riconoscere anche a questo personale, coinvolto nell'attività di monitoraggio e attuazione delle disposizioni per il contrasto della diffusione dell'epidemia, l'indennità di ordine pubblico. Questa è l'importante indicazione contenuta nella circolare del ministero dell'Interno n. 7216/2020, indirizzata a prefetti, questori e commissari su tutto il territorio nazionale.

I contenuti della circolare
La circolare del ministero contiene nuove disposizioni per il trattamento economico delle forze di polizia. Vengono definiti i «servizi operativi esterni su strada» quelli che riguardano l'attività di controllo del territorio finalizzate all'osservanza delle particolari prescrizioni imposte per contenere la diffusione del contagio del nuovo virus Covid-19. Solo in questo caso, precisa la circolare, sarà possibile il pagamento dell'indennità di ordine pubblico.
Sarà necessario un tavolo tecnico gestito dal questore della Provincia in cui pianificare i servizi, attraverso specifica ordinanza.
Passaggio importante per gli enti locali è quello relativo al riconoscimento al personale di polizia locale dell'indennità di ordine pubblico «per la tipologia di servizi oggetto della circolare, unicamente ed eccezionalmente». Si tratta in buona sostanza di una sorta di equiparazione con le altre forze di polizia alle quali è già da tempo riconosciuta l'indennità.

L'indennità
Nel ricordare che il personale di polizia locale potrà svolgere attività di ordine pubblico solo su disposizione del ministero dell'Interno e solo a seguito di specifica ordinanza della questura territorialmente competente che avrà il compito di fare da "regia", la relativa indennità non trova una disciplina specifica nel vigente contratto nazionale del comparto delle funzioni locali, ed è, dunque, assolutamente "nuova" per tanti lavoratori.
La disciplinata di riferimento è quella contenuta nell'articolo 10, comma 1 e 2, del Dpr 164/2002, la quale dispone l'erogazione del compenso in ragione di ciascun turno di servizio giornaliero effettuato, purché della durata di almeno quattro ore. La disposizione prevede degli importi differenziati a seconda che il servizio di ordine pubblico venga svolto «in sede» (quando l'attività viene svolto in località poste nel comune dell'ordinaria sede di servizio) o «fuori sede» (quando, invece, l'attività è svolta fuori dal territorio comunale).
Con molta probabilità, salvo diversa indicazione delle questure, il personale di polizia locale svolgerà l'attività di ordine pubblico solo sul territorio comunale di competenza. In questo caso, in base al Dpr 164/2002, al dipendete verrà corrisposta un'indennità giornaliera di 13 euro. Le somme corrisposte dalle amministrazioni locali, al lordo dei contributi, non gravano sui bilanci dei singoli enti ma saranno ammesse a rimborso, a consuntivo, a carico dello Stato.

La circolare del ministero dell'Interno n. 7216/2020

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