Appalti

Dall'intesa tra Agid e Mise sulla domanda pubblica intelligente arriva il primo bando

di Alessandro Vitiello

Il bando sul «Fabbisogno di mobiltà e specificità teritoriali» presentato lunedì scorso a Napoli contestualemente alla firma di un accordo tra il ministero dello Sviluppo economico e l'Agenzia per l'Italia digitale per rispondere alle esigenze di innovazione della Pa è particolarmenre importante in quanto è il primo classificabile appunto come di «domanda pubblica intelligente».

L'accordo
La smart procurement è già considerata dalla «Strategia italiana Bul e per la crescita digitale 2014-2020» uno strumento su cui puntare per dare stimolo alla domanda di beni e servizi innovativi. La «Strategia nazionale di specializzazione intelligente», poi, individua in particolare gli acquisti pubblici innovativi e gli appalti pre-commerciali tra gli strumenti di sostegno alle imprese in grado di stimolare la crescita digitale e più in generale economica del Paese.
Queste premesse fanno da sfondo al decreto con il quale il 31 gennaio scorso il ministero dello Sviluppo economico ha destinato 50 milioni del fondo per la crescita sostenibile alla domanda pubblica intelligente e ai relativi bandi. Già il decreto Mise, operativo con l'accordo sottoscritto lunedì, prevede il coinvolgimento attivo dell'Agid in tutto il ciclo di esecuzione dei bandi di gara.
L'Agenzia, oltre a selezionare i progetti innovativi delle imprese, valuterà i fabbisogni espressi dalle pubbliche amministrazioni in base a criteri generali di accessibilità, innovazione e scalabilità, e svolgerà il ruolo di centrale di committenza nelle gare d'appalto.
Acquisti pubblici innovativi e appalti pre-commerciali sono procedure agili, in quanto applicabili a diversi settori (sanità, turismo, ambente e altri) e che «favoriscono un dialogo aperto con il mercato, incentivando lo sviluppo di soluzioni moderne e all'avanguardia unite ad una razionalizzazione della spesa pubblica».
Emanati i bandi, imprese, Start Up e centri di ricerca potranno presentare i loro progetti pensati per soddisfare i fabbisogni smart del Paese che provengono dai territori. I 50 milioni copriranno le attività di ricerca e sviluppo, prototipazione e sperimentazione e potranno essere incrementati da eventuali risorse residuate dai programmi operativi nazionali e regionali.

Il bando
La mobilità sostenibile è uno dei capisaldi della smart city, oltre a essere fondamentale nell'innovazione industriale, per il sistema energetico e, naturalmente, per abbattere il traffico di veicoli e ridurre l'inquinamento, in modo da aumentare l'attrattività delle città.
Va vista comunque in sinergia con altri strumenti come l'ecobonus per gli autoveicoli, gli incentivi all'installazione delle colonnine di ricarica o la mobilità ciclabile.
Il primo bando di domanda pubblica intelligente sarà pubblicato su appaltinnovativi.gov.it, la piattaforma per il «procurement d'innovazione» realizzata dall'Agid.

L'accordo del 9 luglio 2019

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